Focus su: “Un segreto di ghiaccio” di Mo Malø

Un segreto di ghiaccio Mo Malo Focus Copertina

Mo Malø trasforma il poliziesco in una riflessione sull’identità e la memoria collettiva. La sua serie dedicata all’ispettore Qaanaaq Adriensen non è solo un thriller, ma un viaggio, dove la luce dei ghiacci si confonde con le ombre più profonde della mente umana.

«Crescere voleva dire anche questo: accettare di essere solo l’ingranaggio di un meccanismo collettivo. Non pretendere più di essere quello che risolverà tutto da solo. Riconoscere il primato del gruppo sull’individuo, garanzia di sopravvivenza per ciascuno, come gli inuit dei tempi antichi avevano ben compreso».

Mo Malø ambienta ancora in Groenlandia il suo nuovo thriller “Un segreto di Ghiaccio”- edito in Italia da Piemme – confermando la sua posizione come uno degli autori più originali del poliziesco contemporaneo.
Come molti protagonisti del noir scandinavo, anche l’ispettore Qaanaaq Adriensen è segnato da dolori personali; ma la sua figura, acquista una specificità nuova: il legame con l’identità inuit, mai pacificato, che lo costringe a un doppio sguardo e lo lega al caso.

L’indagine diventa infatti occasione per esplorare le sue ferite interiori, i rapporti complessi con la famiglia e il desiderio di appartenere a una comunità che lo considera straniero.
In Un segreto di ghiaccio, la trama thriller si lega al percorso personale dell’ispettore: ogni indizio lo avvicina non solo al colpevole, ma a una verità su sé stesso che preferirebbe ignorare…

Questa capacità di mescolare generi e livelli di lettura rende questo libro” qualcosa di più di un giallo: è un romanzo che parla della fragilità umana, dei traumi collettivi e della difficoltà di guardare in faccia le proprie ombre.

L’indagine inizia con un suicidio apparentemente inspiegabile e una giovane donna che si toglie la vita. Tuttavia c’è qualcosa di strano: sulla sua mano appare un tatuaggio che rimanda a un antico rituale sciamanico inuit e a riconoscerlo subito è l’ispettore. Il dettaglio inquietante apre una trama che va oltre la semplice inchiesta, trasformandosi in un viaggio nei territori liminali tra superstizione e realtà, mito e scienza.

Il mistero si complica ancora di più, quando un pacco anonimo, dal contenuto spaventoso, arriva a Qaanaaq Adriensen. Un avvertimento o forse un invito a penetrare più a fondo nell’oscurità. E mentre altri suicidi scuotono la città, le indagini vanno avantiin una spirale sempre più oscura, dove i confini tra vittima e carnefice, tra destino e colpa, diventano sfumati.


Un segreto di ghiaccio
Mo Malø

Dopo un soggiorno forzato in Danimarca, l’ispettore Qaanaaq Adriensen torna a Nuuk, la gelida capitale della Groenlandia, per riprendere il suo ruolo di capo della polizia. Provato dagli alti e bassi della vita, trova ad attenderlo un caso inquietante: il suicidio di una giovane donna sulla cui mano c’è uno strano tatuaggio che rimanda a un antico rituale sciamanico inuit. Il mistero si infittisce quando un pacco anonimo dal contenuto spaventoso viene inviato a Qaanaaq. E mentre nuovi suicidi scuotono la città, l’ispettore si ritrova intrappolato in una spirale sempre più oscura, in cui ogni indizio sembra avvicinarlo a una verità che non vuole affrontare. In un luogo dove la luce abbagliante dei ghiacci cela le ombre più profonde, Qaanaaq deve affrontare non solo il male che si nasconde dietro al caso, ma anche i demoni che lo perseguitano. Una corsa contro il tempo, contro l’oscurità e contro sé stesso.


Uno dei tratti più affascinanti del romanzo è l’uso della Groenlandia come specchio di contraddizioni universali. Nuuk, la capitale, è insieme moderna e arcaica: centri commerciali e sale giochi convivono con rituali sciamanici e leggende tramandate oralmente. La tensione tra progresso e tradizione, tra globalizzazione e identità, è la stessa che attraversa molti paesi, solo che qui appare più nuda, più estrema.

Mo Malø non idealizza né demonizza: mostra le crepe di una società fragile, segnata da alcolismo, isolamento, suicidi giovanili, ma anche da una resilienza comunitaria che sorprende.

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