Ieri sera al Teatro Romano di Benevento, come da tradizione, è stata svelata la cinquina finalista del Premio Strega 2025. I libri in corsa per la vittoria finale, il prossimo 3 luglio, sono firmati da Andrea Bajani, Nadia Terranova, Elisabetta Rasy, Paolo Nori e Michele Ruol.
L’anniversario di Andrea Bajani
Un figlio che da dieci anni ha deciso di recidere i legami con la sua famiglia – una madre e un padre – e che, attraverso ricordi abbaglianti, ripercorre i perché e i percome di questa scelta. Due genitori che hanno fatto della loro vita il deserto. Il microscopio usato dall’autore per cambiare il punto di osservazione, con cui andare avanti e indietro nel tempo di un dolore famigliare silenzioso, perché isolato. Un dramma individuale ordinario così sotterraneo da diventare universale. Acquistalo su unilibro.it >>

Quello che so di te di Nadia Terranova
La storia intreccia tematiche che si snodano in due parti, le quali ritraggono l’esistenza di una bisnonna di nome Venera, che per la legge della fantomatica Mitologia familiare è legata all’esistenza dell’autrice e a quella di sua figlia. In virtù di ciò, Venera esercita una strana influenza al punto tale da indurre l’autrice a scoprirne il passato. Questo libro parla di maternità, di padri fragili e di una memoria, quella familiare, forse taciuta per troppo tempo per evitare di provocare degli scossoni. Acquistalo su unilibro.it >>

Perduto è questo mare di Elisabetta Rasy
Due uomini e il mare di Napoli, perduto. Questi i protagonisti di questo romanzo dove la nostalgia incontra la memoria e il passato si intreccia con il presente. Un libro ricco di suggestioni e di temi attuali, pur se inseriti con rigore storico negli anni del Novecento, quelli della giovinezza e poi della maturità dei personaggi che fanno da corona all’unione di due differenti biografie: quella del padre dell’autrice e quella, speculare, dell’amico e scrittore Raffaele La Capria. Acquistalo su unilibro.it >>

Chiudo la porta e urlo di Paolo Nori
Dopo essere entrato nelle vite di Dostoevskij ed Achmatova, Paolo Nori ci racconta (raccontandosi) Raffaello Baldini, poeta romagnolo. Con una prosa che riproduce il parlato, ci trasmette forse un’immagine non completa di Baldini, ma il suo nucleo vitale, del suo essere uomo e poeta fra le pagine che si ritrovano gli echi di pensieri e vite che costituiscono la trama della letteratura, verso la quale Nori con spiazzante semplicità riesce sempre a proclamare il suo amore. Acquistalo su unilibro.it >>

Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia di Michele Ruol
Un libro che racconta il dolore di una famiglia distrutta da un incidente stradale attraverso un inventario di novantanove oggetti: dalla cornice in argento che conserva la foto dei figli usata per la lapide ai due corbezzoli, primi alberi a rinascere dopo un incendio, piantati dai genitori. L’inventario, che scandaglia ogni stanza della casa abbandonata e dell’automobile di famiglia, lascia parlare gli oggetti, testimoni del dolore e della speranza della vita di chi resta. Acquistalo su unilibro.it >>

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