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Libri che meritano una seconda chance
Sicuramente per un lettore è sempre più difficile orizzontarsi nella marea di nuove proposte, scegliere senza farsi condizionare troppo dalla pubblicità o dalle recensioni regolarmente positive dei colleghi degli autori, ormai imperanti su quotidiani e riviste. Ecco quindi una selezione di dieci titoli del 2022 che a nostro parere non hanno ricevuto l’accoglienza meritata, e che avrebbero diritto a una seconda opportunità.
Diva Sophia
Herman Koch
Un regista di cinema settantenne, una splendida ragazza di diciassette anni. Da queste due figure apparentemente lontanissime, Koch – l’autore dello splendido La cena, diventato poi un film minore – ha tratto un altro romanzo dei suoi, caustico e singolare.
Un trascinante apologo sul tempo che passa – e sulla miopia di noi che non ce ne accorgiamo – su quello che potrebbe essere e non è. Con un personaggio, il regista Stanley Forbes, dalle mille divertenti idiosincrasie (i coetanei che vestono jeans bianchi e aderenti, le All Star ai piedi, le visite guidate ai castelli della Loira, i ristoranti children-friendly…).
Da sottoscrivere il discorso sul “diritto a non avere voglia”, che ognuno di noi dovrebbe poter utilizzare.
Qualcuno visse più a lungo
Enrico Deaglio
Nei periodo post-cattura Matteo Messina Denaro, suggeriamo di tornare a questo inquietante libro scritto da un maestro del giornalismo come Enrico Deaglio.
Partendo dalla vicenda dei fratelli Graviano – protagonisti dell’ultima stagione delle stragi – ripassiamo trent’anni di guerra alla mafia. Sono visti anche e soprattutto attraverso la connivenza di certa politica e i rapporti di potere che in qualche modo hanno inquinato a lungo la caccia ai responsabili dei peggiori delitti del ventesimo secolo.
Albert e la balena
Philip Hoare
Una balena enorme si arena su una spiaggia olandese. Siamo nel 1520, gli abitanti della zona sono attratti e spaventati dalla visione di quell’enorme animale che non hanno mai visto. La notizia raggiunge anche Albert Dürer, uno dei protagonisti del rinascimento tedesco, che, all’età di quasi cinquant’anni prova a raggiungere l’animale morente, sperando di fare in tempo a ritrarlo “dal vivo”.
Partendo dalla cronaca di questa avventura (senza lieto fine, Dürer non arrivò in tempo a vedere la balena), Hoare ci regala una affascinante biografia dell’artista, raccontandoci soprattutto – grazie all’intervento di numerosi “ospiti” da Thomas Mann a Sebald – di come l’arte, la vita e la poesia sono inestricabilmente legati. E di come «solo inseguendo fino in fondo un desiderio, il mare del possibile può spalancarsi».
L’assistente
Robert Walser
«Un compendio di vita quotidiana svizzera», così Walser definiva questo suo libro, rapido ma spietato, scritto in sei settimane e pubblicato per la prima volta nel 1908, traendo spunto da una personale esperienza autobiografica.
Una famiglia borghese con grande villa sul lago e un nuovo assistente al servizio dell’eccentrico ingegner Tobler, dalle idee tanto brillanti quanto strampalate (e ben poco produttive).
Un ipotetico idillio che si trasforma presto in un incubo per alcuni dei protagonisti, malgrado gli sforzi del nostro antieroe, l’umile Joseph, così simile a «una giacca provvisoria, un vestito che non calza bene».
Morire in California
Newton Thornburg
Dalla campagna dell’Illinois alle scogliere di Santa Barbara. Un ragazzo morto, in circostanze conosciute o forse no, un padre in cerca della verità.
Molto più di un noir, una riflessione esemplare tra il desiderio di vendetta e la necessità del perdono, e sulle tante sfaccettature possibili nel rapporto tra un padre e un figlio.
Scritto nel 1973, ci regala anche un ritratto psichedelico e brutale della California. Lontanissimo dal romanticismo e dal divertimento di Licorice Pizza, gran bel film curiosamente ambientato in quegli anni.
Queste montagne bruciano
David Joy
Un romanzo nerissimo che arriva dai monti Appalachi, tra i boschi e le colline orientali degli Stati Uniti, dove convivono ancestrali bellezze naturali e il resto, ormai degradato, di quella che era una maestosa società rurale.
Il destino di tre uomini si incrocia con il lavoro della Dea che cerca di bloccare il traffico di stupefacenti nella Carolina del Nord.
Una storia senza (apparente) scampo, dove non ci sono vincitori ma solo vinti, in una crisi infinita dove la disperazione trova sollievo solo nel ricorso agli stupefacenti, mentre intorno il fuoco che attanaglia le colline non sembra volersi placare.
Malacqua
Nicola Pugliese
Quattro giorni di pioggia incessante, una strada che crolla, la misteriosa comparsa di tre bambole, l’attesa di un avvenimento straordinario.
In una Napoli mai così malinconica e cupa, si agita Carlo Andreoli, giornalista attento agli “accadimenti particolari”, dalla personale biografia ricca di interrogativi.
Pubblicato nel 1977, applaudito da Italo Calvino, questo libro segnò l’esordio di Nicola Pugliese, cronista del “Roma”, dalla scrittura lirica e raffinata. E mentre la sua fatica diventava un piccolo caso letterario del secondo Novecento, lui si isolava in un paesino dell’Irpinia, scomparendo dalla sua Napoli e dal giornalismo.
Arrigo
Massimo Arcangeli
Un viaggio nella Roma di novecento anni fa che diventa anche una sorta di divertente e affascinante guida turistica.
Costumi e abitudini, case e rioni, geografie urbane e assetti politici, indovinelli e omicidi, mestieri e giochi d’azzardo, tanto frequenti quanto condannati dalla giurisprudenza del tempo.
Grazie al personaggio immaginario di Arrigo degli Ardinghi, mercante di libri, ci immergiamo nella Roma del Medioevo, aiutati anche da un ricchissimo apparato bibliografico.
Un po’ saggio e un po’ romanzo, un modo originale di raccontare la storia.
Lenin ha camminato sulla Luna
Michel Eltchaninoff
Si parte dalla visita di Vladimir Putin alla casa-museo di Konstantin Ciolkovskij, considerato tra gli antenati della conquista spaziale sovietica, e si finisce con un libro di Aleksandr Bogdanov, uno dei compagni di Lenin, sul progetto di scienza proletaria da realizzare con trasfusioni sanguigne.
Dall’immenso calderone russo arriva questo scoppiettante libro – pubblicato per la prima volta nel 2015 – sul Cosmismo, movimento che ebbe tra i suoi seguaci anche i leader bolscevichi e che si prefiggeva, tra le altre cose, di resuscitare i morti, scatenare le potenzialità della mente, colonizzare lo spazio, comandare i fenomeni atmosferici…
Una filosofia eccentrica, che non è stata ancora accantonata, se è vero che Putin trae ispirazione dagli scritti di Nikolaj Fedorov, che puntava a superare la morte attraverso la resurrezione degli antenati, e che alle dottrine di questi futuristi esoterici si ispira anche il progetto di colonizzazione interplanetaria di un certo Elon Musk. Utopismo socialista, metafisica, cristianesimo e fantascienza: un libro da non perdere.
Il cuore dentro alle scarpe
Fracnesco Longo
«Pini, sole battente e terra rossa, sembra che non si abbia bisogno di altro a Roma per raggiungere l’estasi». Dagli Internazionali di tennis alle partite di cricket sul campo di Capannelle, dai fantasmi degli incontri di boxe al Palazzetto dello Sport al tifo per Roma e Lazio.
Un singolare viaggio nello sport della Capitale che prende spunto dalle sessanta statue di atleti ospitate nello Stadio dei Marmi al Foro Italico.
I circoli storici e le palestre mitiche, gli incontri con grandi ex atleti, la memoria di come gli sport sono approdati a Roma e ne hanno scolpito la forma. Originale, molto divertente.
New Books Monday: i libri in uscita questa settimana
Ecco i libri che usciranno questa settimana, dal 6 al 12 marzo, che vi consigliamo di leggere o regalare. Romanzi, gialli, thriller, fantasy, fantascienza, storici e rosa: tante novità adatte a diversi tipi di lettore.
Buonvino tra amore e morte
Walter Veltroni
7 marzo 2023
Dopo l’attentato subito da Veronica proprio nel giorno del loro matrimonio, il commissario Buonvino, straziato dal dolore, indaga insieme agli intrepidi e scombinati agenti del commissariato di Villa Borghese per capire se, colpendola, gli ignoti criminali hanno voluto mandare un segnale a lui o se nella vita di sua moglie si nasconde qualcosa che giustifichi una vendetta tanto efferata.
Intanto, a piazza di Siena viene ritrovato il corpo di un uomo crivellato di proiettili, come se si fosse ritrovato davanti a un plotone d’esecuzione. Scavando nel passato della vittima, Buonvino risale fino a un tragico evento accaduto nel clima torbido e avvelenato dagli intrighi della Roma del 1944, in procinto di essere liberata dagli Alleati.
Mentre la moglie, ancora in coma, lotta tra la vita e la morte, nel commissario nasce presto il sospetto che quelle due vicende possano essere legate da un filo invisibile.
Verranno dalle pianure
Giovanni Pizzigoni
7 marzo 2023
“Davanti a lui si stagliava la grande pianura. Enorme, si stendeva a perdita d’occhio, sembrava continuare all’infinito, fino a toccare il cielo. Tra pochi mesi sarebbe stata ricoperta dal mantello dorato delle spighe di grano, così lucenti da accecare. Ma ora era diverso. Era una landa fredda, verdastra, ghiacciata e melmosa. E non c’era niente di strano. Era la terra della madrepatria che reagiva all’invasione, che rallentava il nemico, che lo attirava, fingendosi calma e docile, e poi lo intrappolava, prima di inghiottirlo. Perché quello non era il tempo del grano, non era il tempo dei frutti, era il tempo della guerra e del sangue.”
Sono passati undici anni dalla fine della Seconda Guerra dell’Est, che la Federazione Europea ha alimentato fornendo armi all’Ucraina e che ha portato finalmente al crollo dell’Unione Sovietica. La nuova Russia è ora sconvolta da una profonda crisi economica e da forze oscure reazionarie, la stessa Federazione Europea ha un’opinione pubblica spaccata e una forte dipendenza energetica nei confronti dell’Ucraina che, tutto sommato, è la vera vincitrice di questo lungo conflitto. O quantomeno lo sono gli oligarchi che la controllano. Quando Lucas Barkov, erede del più importante impero energetico ucraino, viene rapito dal GSV, un residuo dei servizi segreti sovietici, l’Europa rischia di ripiombare nel caos. È una corsa contro il tempo, una caccia all’uomo internazionale in cui le vite apparentemente distanti di Serpe, nome in codice di un mercenario italiano, e di Rachel Bennet, una talentuosa analista dell’antiterrorismo, si intrecciano per ritrovare Lucas prima che la guerra torni a sconvolgere il continente.
Giovanni Pizzigoni con la sua scrittura vivida intesse una storia che mescola guerre immaginarie, futuri ipotetici e realtà che viviamo nell’attualità dei nostri giorni. Un romanzo corale che raccontando il falso dice la verità.
Cinque blues per la banda Monterossi
Alessandro Robecchi
7 marzo 2023
Carlo Monterossi, il protagonista di questi racconti e dei romanzi di Alessandro Robecchi, è una figura di detective del tutto atipica. Suo punto di partenza è sempre stato «guardare nelle vite degli altri». Pubblicare a dieci anni dall’esordio in un unico volume i racconti sparsi, già comparsi nelle diverse antologie gialle di Sellerio, serve – spiega Robecchi nel testo che li introduce – «a fare il punto sull’evoluzione dei personaggi», a comprenderli a tutto tondo. E infatti si va da un Monterossi quasi naïf del primo racconto, che si fa aiutare da un professionista misterioso come Oscar Falcone, fino a un’agenzia investigativa dell’ultimo, aperta in società con Agatina Cirrielli, ex poliziotta risoluta e sbrigativa già incontrata negli ultimi romanzi della serie.
Ma lui, lungo tutto questo arco di tempo, è sempre più riluttante, quasi preda delle diverse storie: una truffa a suo danno e la contro beffa, il rapimento di un chihuahua che chissà cosa nasconde, l’etica di due killer, cartoline di significato misterioso su un interno di famiglia miliardaria, la ricerca affannosa del più sfortunato degli eredi di una fortuna industriale. Perché la cifra di Monterossi è il dubbio: dubita del comodo lavoro di produttore di programmi televisivi di grande successo commerciale, che lui giudica spazzatura, ma dubita anche della sincerità del suo disprezzo per il mondo da cui succhia tanto denaro. Così affronta la sua scettica parte sia tra le belle donne il cui fascino è cesellato da generazioni di privilegi, sia nei bilocali con soggiorno-cucina di chi sa sulla propria pelle che «il merito è sempre il merito dei già meritati». E tutto questo, senza rinunciare al whisky più costoso, all’automobile più silenziosa, all’appartamento più elegante, nutrendo una preferenza per chi riesce a vivere da sfigato. O forse è invidia.
Alessandro Robecchi racconta una Milano nera ma «fatta della stessa sostanza di cui sono fatti i soldi», in modo un po’ cinico e sarcastico, ma soprattutto pietoso.
Poe e la cacciatrice di draghi
Licia Troisi
7 marzo 2023
Sono passati due anni da quando Poe ha ucciso Dhanab. O quantomeno, da quando ha tentato di farlo e sembrava esserci riuscita, ma quanto può esserne certa?
In questi anni si è messa in proprio e ha continuato a lavorare con Damyan, assoldati insieme nei più svariati angoli del Multiverso. L’ultima avventura li ha portati a Lakheeta, il pianeta dei draghi. Ma quella che doveva essere una missione piuttosto semplice, si rivela insidiosa: una Cacciatrice locale di nome Threena li attacca scambiandoli per uccisori di draghi, la cui popolazione è stata decimata in maniera sacrilega forse proprio dai Cercatori. Ma se così fosse, vorrebbe dire solo una cosa, che Dhanab è ancora vivə …
Un’indagine mozzafiato che riporterà Poe a Paradise – divisa ancora tra le sue lotte – e che, con l’aiuto di conoscenze vecchie e nuove, la condurrà a viaggiare in nuovi punti del Multiverso, a combattere crudeltà feroci, a svelare misteri, a scoprire la verità.
Le ribelli che stanno cambiando il mondo
Rula Jebreal
7 marzo 2023
In un mondo dove la tentazione autoritaria risorge prepotentemente e i diritti sono sotto attacco, ci fanno da bussola le storie di chi, nonostante intimidazioni e repressioni, resiste, combatte, crede, lotta per i propri sogni trasformandoli in realtà. Rula Jebreal torna a raccontare come e quanto le donne rappresentino la speranza di un futuro migliore per questo pianeta. E lo fa attraverso le storie uniche, diverse e straordinarie di un gruppo di donne, ribelli dei nostri giorni che con la propria opera, attivismo, la propria esistenza e il testardo rifiuto di arrendersi hanno innescato cambiamenti epocali e profondi nel nostro presente.
Dalla scienza allo sport, dal giornalismo, alla politica, all’arte, queste donne stanno ponendo le basi di un mondo più paritario, distruggendo lo stigma del genere e spianando la strada alle future generazioni. Tra di loro c’è una scienziata che ha messo la sua intelligenza a disposizione della società e si dedica da anni instancabilmente a ostacolare il diffondersi di idee pseudoscientifiche. Una chef che usa il proprio talento per incoraggiare la solidarietà e la sostenibilità ambientale. Un’hacker divenuta ministra, che con la sua visionarietà ha trovato il modo di proteggere e fortificare la democrazia. Un’atleta che lotta contro il sessismo e il pregiudizio nello sport. Ci sono due giornaliste coraggiose che hanno sfidato regimi sanguinari, una fotoreporter che con le sue immagini ci obbliga a guardare in faccia l’ipocrisia del nostro mondo, una scrittrice che ha dedicato la propria vita ad aiutare le donne del sedicente Stato islamico, e un’artista le cui opere denunciano la violenza e gridano la ribellione e il coraggio delle donne.
Nove ribelli che hanno ridisegnato i confini di quello che “si poteva fare” usando la forza di una determinazione che non si lascia fermare da nessun ostacolo. Hanno creduto di poter cambiare le regole e lo hanno fatto. Le loro vittorie sono qui per ispirarci. Le loro sconfitte ci infiammano di un rinnovato desiderio di osare, di non arrenderci mai.
Il numero è nulla
Antonio Monda
7 marzo 2023
Si faceva chiamare “il Vescovo”, perché suo padre avrebbe voluto che seguisse la carriera ecclesiastica. «I vescovi vengono chiamati eccellenza, è importante avere il rispetto della gente.» Il protagonista di questo romanzo il rispetto l’ha conquistato davvero, ma non come pastore di anime, bensì come assassino al soldo di Bugsy Siegel, uno dei più famigerati gangster degli anni Trenta.
Questa volta Antonio Monda ci racconta la “capitale del mondo” da un’angolazione inaspettata e travolgente: gli occhi di un killer che conquista denaro, fama e autorevolezza uccidendo la gente fino a quando l’incontro con una donna insinuerà il dubbio nella sua spietata dimensione criminale.
Con un romanzo in cui le atmosfere e i ritmi serrati dell’hard-boiled si fondono con una rigorosa ricostruzione storica e un acuto e dolente ritratto psicologico dei protagonisti, Antonio Monda continua il suo racconto romanzesco di New York, la città dove tutto accade, il cuore pulsante del sogno americano.
Il crinale
Michael Punke
7 marzo 2023
Nel 1866, gli Stati Uniti si sono appena ripresi dalle ferite della Guerra civile. Non c’è tempo però per la pace: una nuova guerra è scoppiata alla frontiera occidentale. È lo scontro tra una nazione giovane e ambiziosa, intenta a realizzare quello che percepisce come il suo «destino manifesto», e le tribù native che in quelle terre vivono da millenni. Ma è anche il momento drammatico in cui si svela la sostanza di cui sono fatti gli uomini: di viltà o coraggio, di spietatezza o speranza.
Il colonnello Henry Carrington arriva nella valle del Powder, lungo la pista del Montana, per guidare l’esercito: devono proteggere una nuova strada per i cercatori d’oro e i coloni. Per farlo, Carrington decide di costruire un forte, Fort Phil Kearny, in pieno territorio lakota. Ma Nuvola Rossa, uno dei capi lakota piú rispettati, e il giovane ma carismatico guerriero Cavallo Pazzo comprendono immediatamente le implicazioni di questa invasione. Per i Lakota la posta in gioco è la sopravvivenza. Mentre l’autunno sanguina verso l’inverno, Cavallo Pazzo guida un piccolo gruppo di guerrieri che affronta i soldati del colonnello Carrington con attacchi quasi costanti. Nuvola Rossa, nel frattempo, cerca di stringere le alleanze tribali che sa saranno necessarie per sconfiggere i soldati. Il colonnello Carrington, intento a costruire il suo forte, cerca di tenere insieme un esercito americano lacerato e in subbuglio.
Il violento e razzista tenente George Washington Grummond vuole affrontare a viso aperto un nemico che considera inferiore. E le truppe sono divise dagli strascichi della Guerra civile e dalla tentazione di disertare per cercare l’oro nei vicini giacimenti. Le scaramucce proseguono finché un episodio farà precipitare la situazione in uno degli scontri più drammatici, epici e avvincenti della storia del West.
Michael Punke, dopo Revenant, scrive un’altra storia di violenza e sopravvivenza in territori estremi: ma questa volta sono uomini che si scontrano e si misurano con la brutalità della Storia. Basato su un episodio storico fedelmente ricostruito, Il crinale è una riflessione attualissima sull’eterna lotta tra conquista e giustizia, guerra e umanità.
Facciamo finta che non finirà
Elena Armas
7 marzo 2023
Rosie Graham ha un segreto. Anzi, ne ha diversi. Ha appena lasciato un lavoro strapagato per dedicarsi a un altro tipo di carriera: desidera diventare una scrittrice di romanzi rosa. Il suo futuro però si preannuncia tutt’altro che luminoso, anche se Rosie è convinta di potercela fare. Non ha ancora detto alla sua famiglia del cambio di rotta perché troppo occupata a combattere con un terribile blocco dello scrittore e un appartamento fatiscente.
Prima che il soffitto le crolli addosso, decide di occupare abusivamente l’appartamento dell’amica Lina, mentre lei è fuori città. Ma Rosie non sa che la casa è già stata prestata al cugino dell’amica, l’irresistibile Lucas, che le offre di restare. E così Rosie finisce per diventare coinquilina del ragazzo per cui ha una cotta, e che segretamente stalkera su Internet da mesi.
Per di più Lucas, per aiutarla a ritrovare l’ispirazione narrativa, le propone una serie di appuntamenti romantici. Rosie non ha nulla da perdere, in fondo Lucas deve ripartire tra poco più di un mese e la sua stupida cotta online è totalmente sotto controllo. O quasi…
Il fattore coniglio
Antti Tuomainen
7 marzo 2023
Henri Koskinen è un matematico che lavora per una compagnia di assicurazioni, calcola tutto fino all’ultimo decimale e vive da solo col suo gatto Schopenhauer: insomma una vita ben organizzata, studiata in ogni dettaglio. Ma, come capita spesso, un giorno, inaspettatamente, tutto cambia.
Dopo essere rimasto all’improvviso senza lavoro, Henri eredita dal defunto fratello un parco avventura e con esso i suoi dipendenti (assai pittoreschi, per così dire) nonché una serie di problemi finanziari parecchio seccanti. Che tipo di problemi? Be’ tanto per dirne uno, i “prestiti” che il fratello aveva improvvidamente accettato da alcuni criminali, ora piuttosto ansiosi di rientrare in possesso dei propri soldi. Come se non bastasse, nel parco avventura Henri incontra Laura, un’artista dal passato non limpidissimo, capace di suscitare in lui sentimenti che nemmeno le funzioni di Gauss sono in grado di risvegliare.
E così, mentre le pressioni dei criminali si fanno sempre più inquietanti e il rapporto con Laura si approfondisce, Henri finisce per trovarsi alle prese con situazioni ed emozioni che proprio non si adattano ai suoi fogli di calcolo.
Colorful
Eto Mori
7 marzo 2023
Essere morti ha i suoi svantaggi: niente pomeriggi insieme agli amici, niente ramen, niente tramonti da ammirare abbracciati alla persona che si ama. Insomma, niente di niente. Si è solo un’anima senza corpo, in attesa della reincarnazione. A meno che… A meno che tu non abbia commesso un tremendo errore nella vita precedente. In tal caso, è tutta un’altra storia. Per te, il circolo delle rinascite è off limits, c’è solo il grande e oscuro vuoto.
A volte, però, il Grande Capo ha voglia di giocare e indice la Prestigiosa Lotteria delle Anime. Perché non dare una seconda possibilità a quei disgraziati?, dice lui. Al vincitore della lotteria viene concessa la possibilità di tornare sulla Terra in un nuovo corpo e con una missione precisa: porre rimedio agli errori del passato prima che il tempo concesso scada. Nessuno vorrebbe sprecare la sua unica seconda possibilità, ma è più facile a dirsi che a farsi, ve lo assicuro.
Lo sa bene l’anima vincitrice di questa tornata della lotteria, a cui è capitato in sorte il corpo ― e soprattutto la famiglia ― di Makoto Kobayashi, un timido quattordicenne che si è appena suicidato. L’anima non ha la più pallida idea di cosa fare, ma, forse, scoprire il motivo che ha spinto Makoto a togliersi la vita potrebbe aiutarla a scoprire qualcosa di più anche su se stessa…
Sacro minore
Franco Arminio
7 marzo 2023
Il sacro quotidiano, minuscolo, persino minimo. Il sacro dei nostri corpi che si incrociano, e si incastrano, e si allontanano, quaggiù sulla terra.
«La poesia di Arminio nasce tutta nel “qui” dei corpi e della geografia. In questo libro la sua scrittura commossa e spaventata evoca un possibile altrove che, riuscendo impossibile, viene tirato giù in un realissimo “qui”, costretto a svelarsi e adattarsi nelle pieghe di queste nitide immagini avvolte da un’umile bellezza. Sacro è per definizione ciò che ha importanza suprema per un suo misterioso legame con il trascendente. Non potendo vedere ciò che non esiste, Arminio ha costruito con Sacro minore un calibrato e assai originale breviario poetico con l’intento struggente di affermare il sacro unicamente con quello che c’è intorno a noi: un filo d’erba, una lumaca, una radiografia. Così dicendoci che non solo è possibile ripensare il sacro, ma anche imparare a pregare nuovamente. Perché per Arminio la poesia è anzitutto questo: pregare» (Andrea Di Consoli).
Il fuoco dentro
Barbara Baraldi
8 marzo 2023
Texas, anni ’40. Janis è una bambina tranquilla, sensibile, sempre sorridente. Ma l’adolescenza esplode come un tornado: i compagni la bullizzano, la famiglia non ne capisce le ambizioni, il mondo intero nega il suo stile di vita. La bambina tranquilla si convince di essere orrenda, di non meritare amore. C’è una sola salvezza: la musica. Diventerà la sua ossessione, per sempre.
Baraldi tinge di nero la storia di Janis Joplin per metterne in luce i profondi contrasti: fra il desiderio di normalità e la vita da rockstar, fra la fama e la solitudine fuori dal palco, fra il bisogno di essere amata e l’incapacità di mantenere una relazione. E poi la ribellione, il sesso, le risse con Jim Morrison e l’amicizia con Jimi Hendrix, il kosmic blues e l’eroina per silenziare il dolore, l’ossessione per la morte e il disperato bisogno di vivere. Fino alla fine.
La donna dalle cinque vite
Alexandra Lapierre
8 marzo 2023
Ha conosciuto tutti i grandi del Novecento, dallo zar a Stalin, da Churchill a de Gaulle. È stata la musa di Maksim Gor’kij, la compagna di H.G. Wells e l’anima dell’intellighenzia londinese. Fedele, secondo alcuni. Altri l’hanno accusata di essere una spia impegnata in un doppio e triplo gioco. Tutti sono però d’accordo su un punto: Mura era la vita.
Nei tormenti della rivoluzione bolscevica, da una guerra all’altra, Mura ha attraversato mille mondi. Aristocratica russa, si è chiamata Marija Zakrevskaja, signora Benckendorff, baronessa Budberg… È stata la passione di un agente segreto britannico, la musa di Maksim Gor’kij, la compagna di H.G. Wells e l’anima dell’intellighenzia londinese. Ha conosciuto tutti i grandi del Novecento, dallo zar a Stalin, da Churchill a de Gaulle.Alcuni ne hanno decantato il coraggio, il calore e la fedeltà. Altri l’hanno accusata di essere una bugiarda. Tutti sono però d’accordo su un punto: Mura era l’incarnazione della vita, la vita a qualunque costo.
Per tre anni Alexandra Lapierre ha rovistato nelle biblioteche del mondo intero sulle orme della sua eroina calandosi nelle contraddizioni del personaggio per tratteggiare un magnifico ritratto di donna. Il suo talento di romanziera e il suo sguardo lucido e benevolo ridanno vita a una quantità di figure appassionanti e fanno luce su ampi lembi della grande Storia.
L’eredità
Nora Roberts
10 marzo 2023
Adrian Rizzo è figlia dell’intraprendente Lina Rizzo, madre single e lavoratrice, famosa nell’ambito del fitness, la cui carriera è l’unico pensiero fisso. Nata da una relazione che la madre ebbe ai tempi del college con un professore, sposato e con figli, Adrian vede per la prima volta suo padre a sette anni, quando lui piomba a casa loro con l’intenzione di uccidere lei, sua madre e Mimi, la fedele amica di sua madre. Nel caos dell’incontro, è lui a perdere la vita.
Una volta cresciuta, proprio come sua madre, inizia la sua carriera nel fitness e insieme alla fama arrivano anche le prime lettere di odio, tra cui una serie di poesie minacciose, anonime, che riceve con una frequenza sempre più alta. Dopo la morte della nonna decide di trasferirsi a Traveler’s Creek per restare con il nonno e lì ritrova le amicizie dell’infanzia, tra cui Raylan, col quale inizia una relazione sentimentale a seguito della morte della moglie. Le poesie minacciose si fanno sempre più frequenti e Lina decide di assumere un’investigatrice privata per far luce sulla questione.
L’ultima colonia
Philippe Sands
10 marzo 2023
Alla fine della Seconda guerra mondiale, nuove norme internazionali annunciano l’era dell’autodeterminazione dei popoli. Ma il processo di decolonizzazione è lento e non sempre lineare. In questa scia si colloca un episodio misconosciuto dalla storia: un accordo segreto tra Gran Bretagna e Stati Uniti per la cessione a scopi militari di Diego Garcia, un’isola delle Chagos, arcipelago appartenente alle Mauritius. Questo significa per la popolazione locale lasciare le proprie case dall’oggi al domani.
Tra loro, la giovanissima protagonista di questo libro, Liseby Elysé, che il 27 aprile del 1973, appena sposata e incinta del primo figlio, viene prelevata e portata a migliaia di chilometri di distanza senza alcuna spiegazione: nessuno accenna alla base militare USA, nessuno dice che l’arcipelago sta per diventare una nuova colonia africana con il nome di Territorio britannico dell’Oceano Indiano. Ci vorranno quasi cinquant’anni per arrivare davanti al Tribunale internazionale dell’Aia e chiedere giustizia. E stavolta la voce di Liseby sarà ascoltata e contribuirà a ottenere una storica sentenza.
L’avvocato e scrittore Philippe Sands – che nel 2018 è stato coinvolto nella causa promossa dalle Mauritius contro la Corona – contribuisce a gettare nuova luce sui danni del colonialismo, dando vita a un libro appassionante, che è anche il racconto della nascita del diritto internazionale moderno e un avvincente dramma giudiziario.
Fine di una stagione
Ignacio Martínez de Pisón
10 marzo 2023
Siamo su una strada lungo il confine tra Spagna e Portogallo, nell’estate del 1977. Juan e Rosa, poco più che adolescenti, hanno un appuntamento in una clinica dove si praticano aborti clandestini, ma un grave incidente impedisce loro di arrivare a destinazione e completare l’operazione.
Quasi vent’anni dopo, Rosa e suo figlio Iván, che non sarebbe dovuto nascere, iniziano quello che sarà il progetto della loro vita: il restauro di un campeggio sulla Costa Dorada all’altra estremità della penisola, accanto a delle centrali nucleari. Da quando Iván è nato, madre e figlio hanno vissuto in diversi luoghi, sempre da soli e con mille difficoltà, in fuga da un passato che presto li raggiungerà.
“La vita di quella madre e di quel figlio si poteva riassumere così: sempre insieme loro due, da un posto all’altro, senza nessun altro, l’uno avendo solo l’altra e viceversa.”
“Fine di una stagione” è un romanzo sulla forza, a volte velenosa, dei legami di sangue, sui segreti di famiglia che possono condannare ogni generazione a ripetere gli stessi errori, e su come la conoscenza dei segreti ci possa trasformare in altre persone. Ignacio Martínez de Pisón crea in questo suo romanzo dei personaggi memorabili, mostrandoci come le vicende irrisolte del passato possano intrappolarci nonostante i nostri tentativi di ignorarle.
Steph Curry, gioia e rivoluzione
Dario Costa
10 marzo 2023
Steph Curry è figlio d’arte – suo padre ha avuto una buona carriera nella Nba – ma non è un predestinato al successo. Molti osservatori ed esperti non credono in lui: non dispone delle qualità atletiche necessarie per giocare nella lega, tantomeno per diventarne il Most Valuable Player. Steph sa bene di non possedere le eccezionali doti fisiche di tanti campioni ma non si demoralizza per nulla, anzi inventa uno stile di gioco unico, mai visto prima. Prende i dettami tattici in voga per oltre sessant’anni e li rende improvvisamente inattuali e inutili. Diventa il miglior tiratore di sempre e soprattutto diventa il protagonista di un’autentica rivoluzione che cambia in maniera radicale il modo in cui viene praticata la pallacanestro.
Ci sono un prima e un dopo Steph Curry, nel basket. I suoi Golden State Warriors si impongono sul resto della Nba con la forza dei numeri e delle vittorie. Ma quella di Steph è anche una storia di pura gioia: il suo approccio al gioco si traduce in una continua ricerca di emozioni per sé, per chi è in campo al suo fianco e per chi osserva da fuori. Curry vince tutto ciò che c’è da vincere e lo fa godendosi ogni momento trascorso sul parquet. La sua pallacanestro è coraggio e adrenalina e nasce dalla voglia di tentare ciò che altri non hanno mai osato. Senza paura di sbagliare e nella testarda convinzione che ogni tiro, anche quello più improbabile, potrà andare a segno. Perché è solo così che si gioca e si vince.
Libri per il Giorno del Ricordo 2023
Il Giorno del Ricordo in memoria delle vittime delle foibe nasce per commemorare le vittime italiane che tra il 1943 e il 1947 vennero catturate, uccise e gettate nelle cavità carsiche dell’Istria e della Dalmazia, le cosiddette foibe, dai partigiani jugoslavi di Tito. Ecco una selezione di libri per approfondire questa tragedia storica.
La bambina con la valigia
Egea Haffner, Gigliola Alvisi
Nel 1945, quando suo padre scompare, inghiottito nelle spaventose voragini carsiche, Egea è solo una bambina. Ancora non sa che a breve inizierà la sua vita di esule, che la costringerà a lasciare la sua terra e ad affrontare un futuro incerto, prima in Sardegna, poi a Bolzano, accudita da una zia che l’amerà come una figlia.
La geografia del cuore di Egea Haffner avrà però sempre i colori, gli odori e i suoni di Pola, la sua città. Ed è una geografia che custodisce la sua storia personale, ma è anche parte della nostra vicenda nazionale: nella sua memoria si riflette il dramma di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo di istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra.
Il suo racconto tiene accesa la luce della memoria e si fa simbolo della storia di chiunque ancora oggi sia costretto a lasciare la propria casa. Età di lettura: da 10 anni.
E allora le foibe?
Eric Gobetti
«Decine di migliaia», poi «centinaia di migliaia», fino a «oltre un milione»: a leggere gli articoli dei giornali e a sentire le dichiarazioni dei politici sul numero delle vittime delle foibe, è difficile comprendere le reali dimensioni del fenomeno. Anzi, negli anni, tutta la vicenda dell’esodo italiano dall’Istria e dalla Dalmazia è diventata oggetto di polemiche sempre più forti e violente.
Questo libro è rivolto a chi non sa niente della storia delle foibe e dell’esodo o a chi pensa di sapere già tutto, pur non avendo mai avuto l’opportunità di studiare realmente questo tema. Questo “Fact Checking” non propone un’altra verità storica precostituita, non vuole negare o sminuire una tragedia. Vuole riportare la vicenda storica al suo dato di realtà, prova a fissare la dinamica degli eventi e le sue conseguenze. Con l’intento di evidenziare errori, mistificazioni e imbrogli retorici che rischiano di costituire una ‘versione ufficiale’ molto lontana dalla realtà dei fatti.
È un invito al dubbio, al confronto con le fonti, nella speranza che questo serva a comprendere quanto è accaduto in anni terribili.
Magazzino 18
Simone Cristicchi
Nel Magazzino 18 del Porto Vecchio di Trieste riposano montagne di sedie, armadi, letti, e poi lettere, fotografie, pagelle, diari, reti da pesca, pianoforti, martelli. Oggetti ammassati dagli italiani d’Istria, Fiume e Dalmazia un attimo prima di trasformarsi in esuli, quando le loro terre furono consegnate alla Jugoslavia di Tito nel 1947.
Cristicchi spalanca le porte di quel magazzino per raccontare la tragedia dimenticata di quelle persone, le foibe, le esecuzioni sommarie, la vita da profughi, lo sradicamento e la perdita dell’identità.
Senza salutare nessuno
Silvia Dai Pra’
L’Istria è un luogo meraviglioso per passarci le vacanze. Piccoli paesi tranquilli, case da affittare, spesso con una piscina appena costruita. E il mare vicino, sempre visibile anche dai colli. Ma Silvia a Santa Domenica di Albona non è andata per la spiaggia a due passi o per la rakija che tutti ti offrono. Ci è andata per scoprire la verità su un segreto che ha sempre gravato sulla sua famiglia: perché il bisnonno Romeo Martini, nato Martincich, è finito nella foiba di Vines? Perché la nonna, i suoi fratelli e sua madre se ne sono andati una mattina di novembre del 1943?
Comincia così un’indagine durata due anni, tra archivi perlopiù andati distrutti, lettere strappate, vecchie fotografie, mail spedite a tutti gli angoli del mondo che raramente hanno avuto risposta. Il risultato è questo libro, coraggioso e al tempo stesso ironico e lieve, che, mentre prova a riportare alla luce le vicende e il destino di una famiglia, affronta il tema delle conseguenze, per generazioni, della violenza subita e delle sofferenze, delle amnesie e dei silenzi necessari per continuare a vivere.
Foibe rosse
Frediano Sessi
Norma Cossetto venne gettata ancora viva nella foiba di Villa Surani nella notte tra il 4 e il 5 ottobre del 1943. Aveva ventitré anni ed era iscritta al quarto anno di lettere e filosofia, all’Università di Padova. I suoi assassini, partigiani di Tito, che dopo il crollo del regime fascista tentano di prendere il potere in Istria non hanno pietà della sua giovinezza e innocenza e, prima di ucciderla, la violentano brutalmente.
L’assassinio di Norma Cossetto e di tutti quegli uomini e quelle donne che furono infoibati o morirono a causa delle torture subite, annegati in mare per mano dei “titini” mostra verso quale orizzonte ci si dirige “quando si ritiene che la verità della vita è lotta, e che non tutti gli esseri umani sono provvisti della medesima dignità”.
Il lungo esodo
Raoul Pupo
All’indomani del trattato di pace del 10 febbraio 1947, che sanciva la cessione dell’Istria, di Fiume e di Zara alla Jugoslavia, la geografia umana della regione Giulia inizia a mutare sotto la spinta degli eserciti di Tito: più di un quarto di milione di persone tra uomini, donne e bambini è costretto a lasciare la propria casa e fuggire altrove, in Italia ma anche oltreoceano.
i tratta dell’Esodo giuliano-dalmata, un fenomeno di ampia portata, che per essere compreso va collegato ai nodi cruciali della storia del confine orientale nel ‘900: le persecuzioni fasciste ai danni di sloveni e croati, la guerra partigiana e la controguerriglia dopo l’aprile 1941, le foibe, l’interminabile questione di Trieste, fino all’ultima ondata migratoria verso l’Australia alla fine degli anni Cinquanta.
Alla sua prima pubblicazione nel 2005 questo volume ha dato avvio a una nuova stagione di studi. Questa edizione aggiornata tiene conto della disponibilità di nuove fonti e dei progressi delle ricerche e permette di affiancare alla documentazione storica le testimonianze dirette degli esuli.
Sono scesi i lupi dai monti
Piero Tarticchio
«Il lupo è sempre stato considerato creatura del demonio, incarnazione del male e della cattiveria. La sua immagine è associata all’indole dell’uomo il quale, nel corso della storia, ha dato esempio di ferocia e di malvagità oltre ogni limite dell’immaginazione.» I massacri delle foibe e l’esodo giuliano-dalmata hanno segnato un capitolo doloroso della storia italiana del XX secolo.
All’interno di questa terribile cornice, Piero Tarticchio racconta in prima persona la sua vita, quella di suo padre infoibato dai partigiani di Tito nel 1945, e di come fu costretto a diventare adulto a 11 anni. In una scrittura, ora romanzesca ora diaristica, i ricordi personali scorrono e si ricompongono intorno al racconto corale del popolo istriano.
Uno spaccato di Storia tenuto sottotraccia per cinquantasette anni e qui esposto come un affresco avvincente e coinvolgente nel quale l’Autore illustra, con emozione e forza, l’odissea di quanti hanno subito le conseguenze di una tragedia non ancora del tutto condivisa.
Dossier foibe
Giacomo Scotti
La vicenda delle foibe inizia già con la Prima guerra mondiale, quando la Venezia Giulia è annessa all’Italia e lo Stato italiano, prima monarchico e poi fascista, opera una vera persecuzione nei confronti degli slavi che vi abitano, seminando odio e desiderio di vendetta. Con la Seconda guerra mondiale la tensione cresce, fino ad arrivare all’ondata di violenza dopo la firma dell’armistizio, l’8 settembre ’43: in Istria e in Dalmazia i partigiani jugoslavi di Tito si vendicano contro i fascisti che, nell’intervallo tra le due guerre, hanno amministrato quei territori con durezza, imponendo un’italianizzazione forzata e reprimendo e osteggiando le popolazioni slave locali.
Senza sminuire i massacri delle donne e degli uomini finiti nelle foibe, certo negli ultimi anni c’è stata una strumentalizzazione (e un uso non corretto dei numeri) per restituire legittimità al fascismo. Come dimostra l’accostamento della Giornata del Ricordo, per onorare le vittime delle foibe, con il Giorno della Memoria per quelle della Shoah.
Giacomo Scotti, basandosi su documenti di prima mano, a cominciare da quelli fascisti dell’epoca, fornisce nuovi strumenti per interpretare gli eventi istriani del settembre-ottobre 1943, fra la capitolazione dell’Italia e l’occupazione tedesca dell’Istria. Attraverso un esame rigoroso, disegnandone l’esatta dimensione storica, Scotti colloca la tragedia delle foibe nel drammatico contesto della Seconda guerra mondiale e della Venezia Giulia. Scrive Scotti: “Per me è grave anche la morte di un solo uomo. Invece la verità storica è un’altra cosa. E quella va ristabilita”.
Le foibe giuliane
Elio Apih
Gli interrogativi posti da Elio Apih e le riflessioni che essi suscitano nel percorso di questo libro, muovono da un quesito fondamentale: “Come e da dove viene l’‘infoibamento’ nella Venezia Giulia?” È bene precisare che l’Autore tratta sia delle foibe del 1943 in Istria, sia delle foibe del 1945, che riguardarono anche Gorizia, Pola e Fiume, ma soprattutto, per efferatezza, Trieste. Ciò detto, è significativo che il primo capitolo si apra su uno scenario di vuoto metafisico: l’abisso (abissus abissum invocat) in cui si agitano elementi da primordio evocati tramite suggestioni letterarie, si ridesta un universo premoderno di credenze misteriche e magiche che aveva profondamente colorato i tessuti dell’immaginazione di tante generazioni di istriani; la percezione diffusa è quella del male connesso alla foiba. Ma sul piano storico l’“infoibamento” come eccidio trova collocazione nel quadro della Seconda guerra mondiale; taluni episodi (il massacro di Katyn, le Fosse Ardeatine, le stragi in Spagna descritte da Hemingway) possono far pensare ad un’analogia fra le modalità “rituali” dell’eccidio.
Tuttavia il quadro delle foibe giuliane pone la questione di un uso barbarico che sembra appartenere all’Europa centroorientale, e ci si domanda se esista un’inquietante presenza di “esperti” istruiti dai protagonisti dei fatti di Katyn. Si tratta, ad ogni modo, di un accadimento storico complesso, che rompe un plurisecolare assetto sociale da un lato, e dall’altro, nella lotta di liberazione, assume, dal punto di vista sloveno o croato, carattere di strumento per la revisione confinaria con l’Italia. Le tensioni politiche si intrecciano con quelle nazionali e viceversa. Per decenni la questione delle foibe è stata ostaggio della polemica politica, fondata sul mero conteggio dei morti, sulla descrizione delle atrocità, senza contare l’aleatorietà delle testimonianze dirette, tanto più incerte quanto più accentuata ne è la contingente emotività.
L’ipotesi dell’Autore è che il comunismo jugoslavo “non allineato” non è stato sottoposto a giudizio in quanto ha goduto di un’ampia immunità dettata dall’atlantismo e incontrato l’apprezzamento della sinistra italiana in nome della politica di equidistanza terzomondista di Tito; in Italia l’antifascismo si sarebbe invece dovuto impegnare di più nella costruzione di un’etica democratica nella società civile, e meno in quella di un’etica politica o partitica, nel corso di un lungo processo che ne ha enfatizzato il culto eroico anche tramite l’abuso retorico, laddove la generazione democratica di Apih aveva intravisto nell’antifascismo l’opportunità di una rifondazione morale della Nazione italiana.
Bora
Anna Maria Mori, Nelida Milani
Cos’è stato davvero l’esodo istriano del secondo dopoguerra? Come ha cambiato la fisionomia e le sorti di un territorio? E come ha stravolto le vite dei molti esuli e di quei pochi che scelsero di rimanere? Nemmeno il tempo è stato capace di cancellare il trauma subito, che è riemerso dalle pieghe della storia per andare incontro a una dolorosa rielaborazione.
Anna Maria Mori, che con la famiglia lasciò la nativa Pola per l’Italia, ripercorre quelle vicende attraverso il confronto epistolare con Nelida Milani, che a suo tempo scelse di restare, rinunciando alla lingua, a molti affetti, alle consuetudini di un mondo che, con ferocia, veniva snaturato. Il dialogo che anima queste pagine restituisce intatto, a distanza di decenni, il sofferente vissuto di entrambe le parti: l’umanità dei «rimasti» e quella degli «andati».
Gli aneddoti si confondono con la cronaca, le riflessioni si intrecciano alla memoria, in un viaggio dentro e fuori di sé, nei ricordi da confrontare con altri ricordi, e nei chilometri sulla costa o all’interno dell’Istria. Mentre gli spettri dell’esilio e dell’intolleranza sembrano incombere nuovamente sull’Europa e sul mondo intero, appare più che mai necessario fare i conti con questa storia e con gli interrogativi che ancora la accompagnano.
New Books Monday: i libri in uscita questa settimana
Ecco i libri che usciranno questa settimana, dal 30 gennaio al 5 febbraio, che vi consigliamo di leggere o regalare.
Romanzi, gialli, thriller, fantasy, fantascienza, storici e rosa: tante novità adatte a diversi tipi di lettore.
Mi limitavo ad amare te
Rosella Pastorino
31 gennaio 2023
A volte essere strappati all’amore è l’unico modo che abbiamo per sopravvivere. Nella primavera del 1992, sopra l’orfanotrofio di Sarajevo, il cielo è di lamiera. Omar ha dieci anni e, nonostante sia una cosa pericolosa, passa le giornate alla finestra sperando che sua madre torni: da quando una granata l’ha sottratta al suo abbraccio, non sa più se è viva. Di notte il fratello gli strofina il naso sulla guancia per fargli il solletico, ma non riesce a consolarlo. Soltanto Nada, con i suoi occhi celesti, è diventata per lui un desiderio. Ha sulla fronte una vena che pulsa se qualcuno la fa arrabbiare, e un fratello, Ivo, grande abbastanza da essere arruolato.
Per allontanarli dalla guerra, una mattina di luglio un autobus porta via i bambini contro la loro volontà. Se la madre di Omar è ancor viva, come farà a ritrovarlo? E se Ivo morisse combattendo? In viaggio per l’Italia, lungo strade in macerie, Nada conosce Danilo, che ha mani calde e una famiglia, al contrario di lei, e che un giorno le fa una promessa. Segnati da una tragedia che scuote l’Europa e manda in pezzi il loro mondo, questi tre ragazzi soli stringono un legame tormentato e imprescindibile, che durerà per sempre.
Rosella Postorino ci consegna un appassionante romanzo di formazione, e un romanzo di guerra, sull’“inconveniente di essere nati”, sulla facilità di compiere e di subire il male, sulla lealtà e sul tradimento, sulla sconfitta e sul riscatto, su quanto sia incredibile la pulsione di vita che perdura a dispetto di tutto. “Cosa facevo io mentre durava la Storia? Mi limitavo ad amare te.” Izet Sarajlić, Cerco la strada per il mio nome.
Il lapsus della lettura
Massimo Recalcati
31 gennaio 2023
Cosa resta del padre nell’epoca della sua evaporazione? Cosa vuol dire essere figli, onorare l’eredità senza farsi schiacciare dal suo peso? È possibile fare spazio al nostro desiderio singolare in un’epoca votata al culto narcisistico dell’Io? Come vivere il nostro corpo senza ridurlo a una macchina asservita al principio di prestazione?
Sono alcune delle domande che attraversano questo libro, in cui vengono raccolte letture diverse che Massimo Recalcati ha dato, dal 2007 a oggi, delle opere di scrittori, poeti, registi, teologi e altri psicoanalisti. Perché «allargare l’orizzonte dei propri riferimenti alla filosofia, alla storia, alla politica, all’arte, alla letteratura e al cinema rinvia alla dimensione necessariamente estesa della formazione dello psicoanalista».
Leggere i libri degli altri (da Cormac McCarthy a Philip Roth, da Freud a Lacan, da Sartre a Deleuze) significa farsi toccare dall’imprevisto dell’incontro. Queste meditazioni ricompongono l’autobiografia intellettuale di uno psicoanalista che non smette di interrogare il mistero della parola, il miracolo dell’amore come evento inaudito, la forza generativa del desiderio.
Postfazione di Cristina Guarnieri.
Il trattamento del silenzio
Gian Andrea Cerone
31 gennaio 2023
C’è più ombra che luce a Milano nel mese di novembre. Non sono giorni facili per le donne e gli uomini della UACV, l’Unità di Analisi del Crimine Violento, che saranno travolti da otto incredibili giornate intrise di sangue e crudeltà. Cosa lega i cadaveri, orribilmente seviziati, di due noti collezionisti d’arte, alla sparizione di un libro esoterico che custodisce un antico segreto? Quale insano istinto scatena proprio ora la follia di un maniaco tra i corridoi universitari alla ricerca di giovani prede femminili?
Le vicende personali del solido commissario Mandelli, nell’inusuale veste di studente fuori corso dall’animo inquieto, e quelle del fascinoso e irruento ispettore Casalegno si intrecciano alle trame serrate della caccia a cui partecipano tutti i protagonisti della squadra, aiutati per l’occasione da un’energica poliziotta valtellinese e da un brillante maggiore dei carabinieri.
Lungo le strade di una Milano fradicia di pioggia e di corruzione, il lettore viene trascinato in un vortice di inganni e colpi di scena, senza trovare, fino all’ultima riga, una certezza alla quale aggrapparsi.
Raybearer
Jordan Ifueko
31 gennaio 2023
Il primo volume di un’epopea fantasy ambientata in un mondo ricco di tradizioni magiche, leggende e riti ancestrali, ma anche colmo di segreti pericolosi.
Tarisai ha sempre desiderato il calore di una famiglia: è cresciuta in isolamento, nel selvaggio e lussureggiante regno di Swana. Sua madre, Lady, è una donna potente e temuta, che non le ha mai dimostrato affetto e che la spedisce nella Città di Oluwan, la capitale dell’impero arit, a competere con altri bambini per entrare a far parte del Concilio del principe Dayo, l’erede al trono. Undici di loro verranno selezionati per essere consacrati attraverso il potere del Raggio, che li legherà a vita al futuro imperatore impegnandoli a proteggerlo.
Ma il destino di Tarisai è segnato da un crudele incantesimo di Lady, che vuole che la figlia uccida il principe, invece di amarlo e difenderlo. Tarisai è davvero obbligata a essere la pedina nei giochi politici di sua madre? In una capitale piena di intrighi e magia, la giovane dovrà decidere chi considerare davvero la sua famiglia e a chi, invece, voltare le spalle. Nulla conta più della lealtà. Ma cosa accade quando giuri di proteggere colui che sei nata per distruggere?
L’esordiente Jordan Ifueko si è ispirata alle terre dell’Africa occidentale per dare vita a un’avventura dal ritmo serrato sul conflitto tra dovere e giustizia, lealtà e amore, obbedienza e autodeterminazione.
In punta di penna
Yukio Mishima
31 gennaio 2023
Yukio Mishima sale in cattedra per dare consigli di scrittura, ma è solo un espediente per farci gustare la storia di due coppie, una di adulti (o di non più giovani, come a loro piace sottolineare) e una di ragazzi destinati a innamorarsi. Ma l’amore segue vie complesse, e le pulsioni dei quattro si intrecceranno in un garbuglio reso ancora più intricato dal fatto che, se è vero che la bellezza sfiorisce con l’età, è vero anche che l’orgoglio ha un andamento opposto e nutre il gusto della macchinazione.
In quello che appare come una rivisitazione giocosa delle Relazioni pericolose, con il guizzo dell’intuizione Mishima aggiunge una quinta figura: il giullare che spariglia le carte. Sarà il suo comportamento imprevedibile, ma in realtà più assennato di quello di chiunque altro, a riportare ordine e pace in un gruppo che però (ci suggerisce l’autore) era forse più attraente quando ancora si lasciava lacerare dalle passioni.
Il romanzo ha avviato in Giappone la riscoperta delle qualità di intrattenitore di Yukio Mishima, riavvicinandolo sia al grande pubblico che a quello di nicchia, accomunati dalla felice conferma di qualcosa che già si sospettava da tempo: che di Mishima si è ancora ben lontani dall’aver detto tutto. Un testo inedito, nel solco del romanzo filosofico francese, dove la noia è bandita e tutti possono essere buoni e maligni, alleati e traditori, vincitori e sconfitti.
La vita di chi resta
Matteo B. Bianchi
30 gennaio 2023
“Quando torni io non ci sarò già più.” Sono le ultime parole di S. a Matteo, pronunciate al telefono in un giorno d’autunno del 1998. Sembra una comunicazione di servizio, invece è un addio. S. sta finendo di portare via le sue cose dall’appartamento di Matteo dopo la fine della loro storia d’amore. Quel giorno Matteo torna a casa, la casa in cui hanno vissuto insieme per sette anni, e scopre che S. si è tolto la vita. Mentre chiama inutilmente aiuto, capisce che sta vivendo gli istanti più dolorosi della sua intera esistenza.
Da quegli istanti sono passati quasi venticinque anni, durante i quali Matteo B. Bianchi non ha mai smesso di plasmare nella sua testa queste pagine di lancinante bellezza. Nei mesi che seguono la morte di S., Matteo scopre che quelli come lui, parenti o compagni di suicidi, vengono definiti sopravvissuti. Ed è così che si sente: protagonista di un evento raro, di un dolore perversamente speciale. Rabbia, rimpianto, senso di colpa, smarrimento: il suo dolore è un labirinto, una ricerca continua di risposte – perché l’ha fatto? –, di un ordine, o anche solo di un’ora di tregua. Per placarsi tenta di tutto: incontra psichiatri, pranoterapeuti, persino una sensitiva. E intanto, come fa da quando è bambino, cerca conforto nei libri e nella musica.
Ma non c’è niente che parli di lui, nessuno che possa comprenderlo. Lentamente, inizia a ripercorrere la sua storia con S. – un amore nato quasi per sfida, tra due uomini diversi in tutto –, a fermare sulla pagina ricordi e sentimenti, senza pudore. Ecco perché oggi pubblica questo libro, perché allora avrebbe avuto bisogno di leggere un libro così, sulla vita di chi resta. Ma c’è anche un altro motivo: “In me convivono due anime” scrive, “la persona e lo scrittore”. La persona vuole salvarsi, lo scrittore vuole guardare dentro l’abisso.
Per vent’anni lo scrittore che c’è in Matteo ha cercato la giusta distanza per raccontare quell’abisso. E quando si è trovato nel punto di equilibrio, da lì, da quella posizione miracolosa, ha scritto queste parole, che, seppur lucidissime, sgorgano con la forza e la naturalezza dell’urgenza. Ciò che stiamo consegnando nelle mani di chi legge è un dono, sì, ma un dono di straordinaria gravità. Eppure, ognuna di queste pagine contiene un germe di futuro, la testimonianza di come, persino nelle pieghe di un dolore indicibile, la scrittura possa ancora salvare.
La diga. Blackwater. Vol. 2
Michael McDowell
31 gennaio 2023
1922. Mentre Perdido si sta riprendendo dalla devastante inondazione, la costruzione di una diga è l’unico baluardo possibile contro la furia dell’acqua. Ma il cantiere riversa sulla cittadina il suo carico di imprevisti: la rivolta degli operai, il capriccio delle correnti, il mistero di alcune sparizioni. La matriarca Mary-Love si scontra con Elinor, ora parte della famiglia Caskey.
Macchinazioni, alleanze innaturali, sacrifici: a Perdido i mutamenti saranno profondi, le conseguenze irreversibili. La lotta è appena cominciata.
Sotto le stelle di Parigi
Cassandra Rocca
31 gennaio 2023
La danza è sempre stata la grande passione di Nina. Da piccola indossava più spesso le scarpette da ballo che quelle da ginnastica e sognava di seguire le orme della nonna, famosa ballerina di danza classica. Ma un giorno tutto cambia. Un incidente, proprio durante la sua esibizione più importante, getta Nina in un baratro di umiliazione. Così decide di accantonare sogni, ambizioni e il suo straordinario talento per rifarsi una vita altrove.
A Parigi segue le orme del padre e inizia a dipingere meravigliosi ritratti, nei quali riversa tutta la propria malinconia. Quando Stefan, insegnante in una scuola di ballo, le chiede aiuto a preparare le sue allieve per un’audizione importante, Nina tentenna. Sarà in grado di avvicinarsi a un palcoscenico senza riaprire vecchie ferite? Come se non bastasse, Marc, il proprietario del teatro in cui le ragazze dovranno esibirsi, esercita su di lei un fascino inspiegabile e magnetico.
Nei suoi bellissimi occhi chiari Nina riconosce un’inquietudine così simile alla sua… Affrontare le paure e i fantasmi del passato potrebbe essere il primo passo per riappropriarsi della sua vita e dei suoi sogni.
Incontro alla villa delle stoffe
Anne Jacobs
1 febbraio 2023
Augusta, 1939. Sono tempi durissimi per la famiglia Melzer e i suoi dipendenti. La Seconda guerra mondiale è alle porte e la vita di tutti gli abitanti della Villa delle Stoffe è in pericolo. La fabbrica di tessuti sta per fallire e Paul si troverà a prendere decisioni scomode, ma questa volta sarà da solo a farlo.
Da qualche anno, ormai, sua moglie vive a New York con il figlio, e il peso della distanza comincia a essere insopportabile. Nonostante i sentimenti di Marie siano rimasti intatti, un’altra donna è entrata nella vita di Paul, e la signora Melzer dovrà fare ritorno prima che sia troppo tardi, se vuole riconquistare il suo amato marito.
Cavalchiamo la marea
Vendela Vida
3 febbraio 2023
Eulabee e Maria Fabiola hanno tredici, quasi quattordici anni, e non soltanto la vita, ma anche le strade di Sea Cliff, il lindo e ricco quartiere di San Francisco, appartengono a loro. Ogni giorno le percorrono per andare alla loro scuola, appollaiata in alto in faccia al Pacifico, o per scendere alle spiagge affollate di pescatori e di freak. Conoscono ogni angolo, ogni casa di quelle stradine. Quella del mago, ad esempio, col tavolo da pranzo che sbuca da una botola nel pavimento, o quella del cantante della rock band con l’altalena sospesa sul mare.
Eulabee e Maria Fabiola girano con altre due compagne: Julia, la pattinatrice con gli occhi a suo dire «cobalto» e una sorella che, coi pantaloni a zampa e i capelli arruffati, non ha ancora capito che corrono gli anni Ottanta, anni puliti e dai colori accesi e netti; e Faith, che fa il portiere in una squadra di calcio e somiglia ad Anna dai capelli rossi per alcuni o a Pippi Calzelunghe per altri.
Le vere regine delle spiagge di Sea Cliff sono però lei, Eulabee, figlia di una parsimoniosa famiglia di origine svedese, e Maria Fabiola, che a volte dice di essere italiana, a volte no, ed è di una bellezza così imbarazzante da avere sul viso un’espressione di sorpresa costante, come se fosse lei stessa incredula davanti alla propria fortuna.
Un giorno, tuttavia, cambia tutto: nel tragitto verso la scuola, le ragazze si ritrovano al cospetto di un evento oscuro e perturbante. Sarà il punto di non ritorno per la loro amicizia, l’origine di una serie di conseguenze incontrollabili. Rese ancora più gravi da una scomparsa improvvisa, un rapimento, forse, che minaccia di far affiorare verità inaspettate nella privilegiata comunità di Sea Cliff.
Libri per il Giorno della Memoria 2023
Ogni anno, il 27 gennaio, Giorno della Memoria, vengono commemorate le vittime dell’Olocausto (proprio il 27 gennaio 1945, infatti, le truppe dell’Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz).
A seguire, una selezione di romanzi, saggi e biografie, che possono aiutare a non dimenticare la tragedia della Giorno della Memoria.
#annefrank. Vite parallele
Sabina Fedeli, Anna Migotto
Come sarebbe stata la vita di Anne Frank se fosse potuta vivere dopo Bergen-Belsen? E come la vita dei tanti che non sono tornati a casa? Ce lo raccontano cinque donne che hanno vissuto la deportazione.
La loro storia di bambine e adolescenti, diventate donne, madri e nonne si intreccia a quella della bambina Anne Frank attraverso la lettura del suo diario. Ogni capitolo del libro è dedicato a una testimonianza ed è introdotto da una tappa del viaggio di una ragazza italiana che oggi, a quasi ottant’anni di distanza, ripercorre a ritroso il tragitto di Anne Frank dal campo di Bergen-Belsen alla sua casa di Amsterdam, visitando alcuni dei luoghi che rappresentano la memoria della Shoah in Europa.
Età di lettura: da 12 anni.
Fino a quando la mia stella brillerà
Liliana Segre, Daniela Palumbo
La sera in cui a Liliana viene detto che non potrà più andare a scuola, lei non sa nemmeno di essere ebrea. In poco tempo si ritrova prima emarginata, poi senza una casa, infine in fuga e arrestata.
A tredici anni viene deportata ad Auschwitz. Liliana parte il 30 gennaio 1944 dal binario 21 della stazione Centrale di Milano e sarà l’unica bambina di quel treno a tornare indietro. Ogni sera nel campo cercava in cielo la sua stella. Poi ripeteva dentro di sé: finché io sarò viva, tu continuerai a brillare.
La forza della testimonianza, perché gli orrori della Storia non vengano dimenticati. Introduzione di Francesco De Bortoli.
Età di lettura: da 11 anni.
I giorni della libertà
Alessandro Milan
Tutto inizia con una pietra d’inciampo vicino casa. Alessandro Milan la scorge in un giorno di ottobre, quasi per caso. Riporta il nome di Angelo Aglieri, impiegato del «Corriere della Sera», arrestato nel maggio 1944 con l’accusa di aver introdotto in redazione una bomba a mano, poi condotto al carcere di San Vittore e da qui deportato al campo di Fossoli. Determinato a ricostruirne la storia, Milan inizia la sua ricerca.
A quella vicenda però se ne intrecciano presto molte altre: la storia di chi allora era soltanto un ragazzino, come Sergio Temolo, e perse il padre per mano fascista il 10 agosto 1944 nell’eccidio di piazzale Loreto, o di chi mise a disposizione il proprio coraggio, come Carmela Fiorili, portinaia del palazzo in viale Monza 23 – noto come il «Casermone» –, staffetta partigiana insieme alla figlia, Francesca, e per mesi punto di riferimento sicuro per la resistenza meneghina.
Il risultato è un grande affresco di uomini e donne che, pur non conoscendosi, si trovano legati da un filo invisibile, protagonisti e testimoni della Storia. Le loro vite si sfiorarono tra le strade dello stesso quartiere, della stessa città, Milano, sempre più devastata dai bombardamenti e dalle macerie.
Quello di Milan è il racconto di una pagina della resistenza milanese, ma anche un racconto universale che, con accuratezza storica e un brillante passo narrativo, restituisce un pezzo di storia del nostro Paese. Un racconto che parte da Milano e si dipana nel resto d’Italia, dal campo di prigionia di Fossoli a Riva del Garda fino alle campagne vicentine di Arzignano. Un racconto che parla di noi, del nostro passato e del nostro presente.
Primo Levi. Nuova ediz.
Matteo Mastragostino
Autunno. A pochi mesi dalla morte, Primo Levi incontra gli alunni della scuola elementare Rignon di Torino, la stessa che lui frequentò da piccolo. Inizia così il lungo cammino di conoscenza in cui lo scrittore prenderà per mano i bambini e li accompagnerà con pacatezza nel suo dramma personale, cercando di spiegare con delicata fermezza cosa sia stato l’Olocausto e come sia riuscito a sopravvivere all’inferno di Auschwitz.
Domanda dopo domanda, gli studenti apriranno gli occhi sulla pagina più nera della storia del secolo scorso, guidati dalla voce e dai gesti di uno dei suoi più autorevoli testimoni.
Il nido del tempo
Anna Sarfatti
Lisa, fuggita in Inghilterra insieme ai genitori a seguito delle leggi razziali, riceve dai nonni la splendida casa delle bambole appartenuta alla madre. La casa diviene il gioco da condividere con gli altri bambini rifugiati a Londra e, in qualche modo, il simbolo dell’infanzia violata dalla barbarie della discriminazione.
Il ricordo di questo gioco affiora nella memoria di Lisa quando, ormai anziana, incontra la tredicenne Margherita, spaesata dopo aver lasciato la casa in cui è cresciuta a seguito della separazione dei genitori. Margherita, appassionata di falegnameria, comincia a ricostruire insieme a Lisa, pezzo dopo pezzo, la vecchia casa delle bambole conservata in cantina.
Questo consente a Lisa di ricomporre con lei e con il nipote Tobia il suo drammatico racconto di vita, ritrovando, in questa condivisione, conforto e fiducia e portando i due ragazzi ad acquisire una nuova maturità e consapevolezza di sé stessi e del mondo.
Età di lettura: da 10 anni.
Un ebreo in camicia nera
Paolo Salom
«Non siamo più ebrei, siamo italiani e nessuno ci potrà fare del male». È il 1938 quando Galeazzo Salom decide di convertire la famiglia al cattolicesimo. La moglie, erede di una stirpe di pii rabbini romeni, si oppone. Ma lui è convinto di poter mettere tutti al sicuro di fronte alla marea montante delle persecuzioni. L’illusione durerà poco: l’Italia fascista mette al bando gli ebrei e la famiglia è costretta a nascondersi con la complicità di un parroco.
È qui che ha inizio la storia di Marcello, uno dei tre figli di Galeazzo che, ribelle, a sedici anni, nel pieno dell’occupazione del Paese, decide di fuggire dal rifugio in cui sono riparati. La sua è un’autentica odissea che lo vede lasciare il Veneto alla volta di Milano e poi viaggiare verso il confine con la Svizzera dove spera di espatriare. Prima di arrivare alla meta, però, è catturato dai fascisti e si salva grazie all’istinto di sopravvivenza: finirà per vestire la camicia nera nelle brigate della Repubblica sociale italiana senza però mai rivelare la sua vera identità. E arrivando con le truppe fasciste fino al fronte della linea gotica.
Un viaggio rocambolesco che si conclude con la liberazione del Paese da parte degli Alleati insieme a cui giungono le prime notizie sullo sterminio degli ebrei messo in atto dai tedeschi durante la guerra. Una storia autentica e paradossale che è anche un intimo confronto tra il padre protagonista e il figlio che lo racconta, un’immersione nella nostra storia di grande intensità e tensione.
Postfazione di Paolo Di Stefano.
Sorelle nel silenzio
Anika Scott
Nella Berlino del dopoguerra, due sorelle si trovano ai lati opposti della Storia, costrette a scegliere tra i loro ideali e l’affetto che le lega.
Berlino, 1947. Marija è stata educata all’obbedienza, senza mai lamentarsi del freddo, della povertà o delle restrizioni. E, per anni, è rimasta fedele agli ideali sovietici, prima combattendo al fronte, e poi, dopo la resa di Hitler, accettando il trasferimento a Berlino per lavorare come interprete. Eppure adesso sente vacillare tutte le sue certezze. Non solo per l’appartamento spazioso o per i piccoli lussi che si può permettere grazie allo stipendio degli Alleati, né per l’aria di libertà che respira ogni volta che entra nel settore inglese. A farle desiderare una vita diversa è Henry, l’ufficiale di cui si è perdutamente innamorata. Ma i suoi sogni rischiano di infrangersi nel momento in cui Marija incontra sua sorella Vera. Fredda, intransigente e calcolatrice, Vera ha scalato la gerarchia della polizia segreta fino a diventare agente speciale dell’MGB. E forse non esiterebbe a denunciarla per quella relazione scandalosa…
Mosca, 1956. Vera non ha mai creduto nelle favole. È sempre stata troppo impegnata con bisogni ben più pressanti: assicurarsi che la famiglia avesse di che sfamarsi e che il tradimento di Marija non ricadesse sulla loro madre o – peggio – sulla sorellina Nadia. E ci è riuscita: il servizio prestato negli organi di sicurezza e la sua lealtà al partito l’hanno resa una donna rispettata… e temuta. E ora, dopo otto lunghi anni, la sua influenza le permette finalmente di riaprire il caso di Marija, prigioniera in Siberia. Ma scagionarla non sarà affatto semplice, anzi sarà come addentrarsi lungo un cammino costellato d’insidie. Perché in quei giorni cruciali, che avrebbero dato inizio alla Guerra fredda, si combatteva una battaglia senza armi, eppure ugualmente letale. Una battaglia per le informazioni. E nessuno dovrà mai scoprire ciò che Vera ha fatto per assicurarsi la vittoria…
La bibliotecaria di Auschwitz
Salva Rubio
Ispirato alla vita vera di Dita Kraus, la bibliotecaria di Auschwitz: una delle storie più eclatanti di eroismo culturale.
Dita ama leggere, ma ad Auschwitz i libri sono proibiti, pena la morte. È solo un’adolescente quando, insieme alla sua famiglia, viene deportata nel campo di concentramento più letale della Seconda guerra mondiale. Lì, Dita scopre una manciata di libri trafugati e diventa la bibliotecaria di Auschwitz, rischiando la propria vita perché bambini e adulti possano sfuggire, anche se solo con la fantasia, alla terribile vita nel campo di sterminio. Ma deve prestare attenzione perché il dottor Mengele, famoso per i suoi terribili esperimenti, la tiene sotto controllo.
Adattamento a fumetti del romanzo di Antonio Iturbe.
Età di lettura: da 12 anni.
Il gatto e la bambina del ghetto
Salva Rubio
Polonia 1939. Mala ha davanti a sé una casa vuota. La casa in cui ha vissuto e riso per dodici anni con i suoi genitori e i suoi fratelli ora è abitata solo da un’eco silenziosa. Come molti altri ebrei, anche la sua famiglia è stata deportata, e lei è l’unica a essere sfuggita ai rastrellamenti. Ma non è sola. Ha il cuore distrutto e ha finito le lacrime, ma accanto a lei c’è chi riesce a darle la forza di andare avanti e non mollare: è Malach, la sua bellissima gatta. Il suo nome significa «angelo», ed è proprio questo che diventa per Mala giorno dopo giorno: la guida attraverso le campagne intorno alla città dove delle famiglie le offrono cibo e riparo per la notte; la protegge per evitare che raggiunga la sua famiglia nei campi di sterminio.
Ma non è facile per la ragazzina nascondersi, anche se Mala si è ribellata ai suoi aguzzini strappandosi la stella di David dal braccio: le sue radici, le sue tradizioni e la sua fede possono più di qualsiasi discriminazione. Anche con la vigile protezione di Malach, però, non arrendersi allo sconforto è difficile. Nella sua mente è ancora vivo il ricordo delle perdite che ha subito e dei divieti a cui è dovuta sottostare, primo fra tutti non poter più studiare e andare a scuola. Mala deve trovare la forza per sopravvivere. E la sua gatta è sempre con lei a ricordarle che ogni cosa è possibile anche se intorno è solo buio.
Una storia vera che ha emozionato la stampa di tutto il mondo e scatenato un passaparola senza paragoni. Ci sono parole dal valore universale; ci sono messaggi la cui importanza non tramonta mai; ci sono testimonianze che non si deve smettere mai di ascoltare.
La finestra del re di polvere
Pierdomenico Baccalario
Nel ghetto di Lublino, in una soffitta, c’è il regno di Henio, bambino ebreo. Ha un segreto e lo condivide anche con il suo migliore amico che ebreo non è. Dietro i vetri impolverati di una della finestre dell’abbaino si nasconde una meraviglia: un mondo diverso, forse un luogo di pace, diverso dall’orrore della guerra che si vede dall’altra finestra. Per chi è ebreo arriva il tempo di fuggire.
Così la notte del 16 marzo Henio corre dal suo amico per convincerlo a scappare insieme, ma lui ha paura e resta. La mattina del rastrellamento Henio è sparito. Il suo amico lo cerca ovunque, anche in soffitta, dove lo aspetta una grande sorpresa: sul vetro della finestra impronte bambine e un nome che è un saluto.
Pierdomenico Baccalario e Alice Barberini ci regalano un racconto commovente per rimuovere la polvere dalla Storia del ghetto di Lublino e immaginare un diverso epilogo, anche per Henio Zytomirsk.
Età di lettura: da 8 anni.
Il nastro rosso
Lucy Adlington
Un romanzo ispirato alla vicenda di alcune giovani sarte di Auschwitz. Una grande storia di coraggio e di resilienza, dove ago e filo possono fare la differenza tra la vita e la morte.
Ella ha un unico, grande sogno: diventare una sarta abilissima. Così, giunto finalmente il suo primo giorno di lavoro, mette piede in un mondo fatto di sete, aghi, fili, forbici e nastri colorati. Dovrebbe essere al settimo cielo, ma quello in cui è capitata non è un laboratorio di sartoria qualunque. Ella, infatti, si trova nel campo di concentramento di Auschwitz e, in un luogo in cui a contare è solo la lotta per la sopravvivenza, ogni sua creazione può fare la differenza tra la vita e la morte.
Mentre attorno a lei regnano brutalità e orrore, la ragazza si rifugia nel suo lavoro, nel suo amore per la moda e nell’amicizia con Rose, un’altra giovane condannata al suo stesso destino.
Il talento permetterà a Ella di salvarsi? Ispirato a una storia vera, “Il nastro rosso” racconta uno degli aspetti meno conosciuti dell’Olocausto e narra un’indimenticabile storia di forza, sopravvivenza e amicizia.
In cerca di giorni felici
Ana Novac
Ana Novac ha quattordici anni quando viene arrestata e deportata ad Auschwitz, nel 1944. La sua colpa è una sola: essere ebrea. Nonostante le condizioni di vita disumane all’interno del campo, non perde le speranze e trova la forza di continuare a scrivere il suo diario ovunque le capiti, che sia un pezzo di carta o una foglia avvizzita di cavolo.
In queste pagine Ana ci racconta come viveva con le sue compagne, giorno per giorno, tra piccole gelosie, amicizie profonde e il sogno di libertà che le teneva sveglie durante le lunghe notti di prigionia. Animato da un’incredibile “rabbia di vivere” e dallo sguardo ironico e impietoso tipico di un’adolescente, il diario diventa per lei una ragione di vita e per noi, oggi, una preziosa testimonianza.
“In cerca di giorni felici” è un diario, uno scritto sopravvissuto all’orrore del campo di concentramento.
Età di lettura: da 12 anni.
La guerra di H
Nicoletta Sipos
Heinrich Stein ha ancora nel cuore l’estate che ha trascorso sul Baltico. Era il 1938 e lui aveva sette anni. Era la prima volta che vedeva il mare ed era rimasto folgorato da tutta quella bellezza. Con un unico dispiacere: poter andare in spiaggia solo la mattina, perché di pomeriggio la costa era riservata ai nuovi aerei costruiti nella vicina base militare. In quella fatidica estate la guerra di Hitler si avvicinava a grandi passi anche se la maggioranza dei tedeschi non voleva capirlo e gli statisti europei si illudevano di poter scongiurare il ricorso alle armi.
Dai ricordi di Heinrich, primogenito di una nidiata di cinque fratelli, emerge la vita quotidiana di una famiglia borghese, colta e razionale, che dà al nazismo un appoggio tiepido, senza però arrivare a contrastarlo. Ma l’invasione della Polonia cambia tutto. Mentre i militari passano di vittoria in vittoria, occupano spazi immensi, ottengono importanti trofei, per chi è rimasto a casa non sono giorni di festa. La gente ha fame e freddo e arrivano le prime notifiche di morte. Perfino il padre di Heinrich, uomo mite e illuminato, direttore di una fabbrica di aerei, pagherà un prezzo carissimo per un gesto di umanità.
Si parla poco della miseria dei tedeschi durante e dopo la guerra, ma Heinrich Stein continua a pensarci anche da vecchio, schiacciato tra il senso di colpa collettivo e l’amarezza di avere troppo taciuto. Un romanzo ispirato a una appassionante storia vera, che parla di lotta per la sopravvivenza, di ricerca della felicità e del bisogno di amore, temi resi più attuali ora dalla guerra. Che ci ricorda che non ci sono alternative alla ricerca della pace.

La bambina nel vento
Luca Crippa, Maurizio Onnis
Heinrich Stein ha ancora nel cuore l’estate che ha trascorso sul Baltico. Era il 1938 e lui aveva sette anni. Era la prima volta che vedeva il mare ed era rimasto folgorato da tutta quella bellezza. Con un unico dispiacere: poter andare in spiaggia solo la mattina, perché di pomeriggio la costa era riservata ai nuovi aerei costruiti nella vicina base militare. In quella fatidica estate la guerra di Hitler si avvicinava a grandi passi anche se la maggioranza dei tedeschi non voleva capirlo e gli statisti europei si illudevano di poter scongiurare il ricorso alle armi.
Dai ricordi di Heinrich, primogenito di una nidiata di cinque fratelli, emerge la vita quotidiana di una famiglia borghese, colta e razionale, che dà al nazismo un appoggio tiepido, senza però arrivare a contrastarlo. Ma l’invasione della Polonia cambia tutto. Mentre i militari passano di vittoria in vittoria, occupano spazi immensi, ottengono importanti trofei, per chi è rimasto a casa non sono giorni di festa. La gente ha fame e freddo e arrivano le prime notifiche di morte. Perfino il padre di Heinrich, uomo mite e illuminato, direttore di una fabbrica di aerei, pagherà un prezzo carissimo per un gesto di umanità.
Si parla poco della miseria dei tedeschi durante e dopo la guerra, ma Heinrich Stein continua a pensarci anche da vecchio, schiacciato tra il senso di colpa collettivo e l’amarezza di avere troppo taciuto. Un romanzo ispirato a una appassionante storia vera, che parla di lotta per la sopravvivenza, di ricerca della felicità e del bisogno di amore, temi resi più attuali ora dalla guerra. Che ci ricorda che non ci sono alternative alla ricerca della pace.