Cinque libri italiani di cui non si parla abbastanza

Libri italiani di cui non si parla abbastanza Copertina

I romanzi che meritano di essere riscoperti sono spesso quelli che non hanno goduto di un successo clamoroso al momento della pubblicazione. Sono opere che offrono una prospettiva fresca e profonda sulla condizione umana, meritando di essere rilette e, in alcuni casi, scoperte per la prima volta.

Sillabari di Goffredo Parise

Una serie di brevi racconti dedicati a sentimenti umani essenziali, dove l’autore utilizza un’unica chiave per descrivere un universo di situazioni e di incontri: la semplicità. Definirli racconti è riduttivo: per alcuni sono poesie in prosa, per altri romanzi in miniatura. Basta leggere alcuni incipit, per rimanere abbagliati dalla perfezione dei particolari, dalla nitidezza e compiutezza che, in poche parole, riescono a dare un’identità definita al personaggio. Acquistalo su unilibro.it >>

Fontamara di Ignazio Silone

Questo libro ci proietta in un passato non troppo remoto, mostrando com’era davvero l’Italia quando era devastata dal cancro del fascismo, e ciascun italiano era in bilico tra la possibilità di essere vittima o di essere aguzzino; di subire ingiustamente o esercitare gratuitamente abusi e prevaricazioni. È lo spaccato di una terra e di un’epoca precisi, ma, come i più grandi romanzi, non smette mai di parlare e di essere attuale sempre, spronandoci ad essere vigili. Acquistalo su unilibro.it >>

La disubbidienza di Alberto Moravia

Moravia è tutto fuorché poco ricordato, ma questo romanzo non viene menzionato mai abbastanza: racchiude la storia di un ragazzo che disubbidisce per colpa della sua famiglia e dal suo disgusto per il mondo materiale e per il denaro. Una riflessione sulla ribellione e sull’identità, narrata attraverso la storia di un adolescente che sfida i dettami borghesi della Roma del dopoguerra. Considerato scomodo all’epoca, oggi è una finestra autentica sull’inquietudine giovanile di ogni generazione. Acquistalo su unilibro.it >>

La vita in tempo di pace di Francesco Pecoraro

Un’opera recente ma già trascurata dal mercato editoriale. L’ingegner Ivo Brandani è sempre vissuto in tempo di pace, è un uomo che ha vissuto senza mai rischiare, senza guerre e senza gloria, che fa i conti con il senso della propria esistenza. Un romanzo capace come pochi di mettere in luce la meschinità del presente: Pecoraro riflette sul Novecento, sul declino dell’Italia e sul peso della mediocrità. È un romanzo di memoria, dunque, e di Storia, e di stile. Acquistalo su unilibro.it >>

La pelle di Curzio Malaparte

Le vicende narrate riguardano la liberazione del sud di Italia da parte dell’esercito anglo-americano nel 1943, in particolare l’autore si sofferma a descrive la tragica situazione della popolazione di Napoli, afflitta dalla fame, dalla sofferenza e dalla miseria materiale e morale. Lui, che è al contempo narratore e protagonista della storia, accompagna i graduati americani, di cui è amico, negli angoli noti e meno noti della città, lungo dodici capitoli che tratteggiano altrettanti gironi infernali. Acquistalo su unilibro.it >>

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