Canale Mussolini vince il Premio Strega 2010

Vincitore in volata del Premio Strega 2010 sulla “rivale” Silvia Avallone, Antonio Pennacchi ci racconta la quotidianità di una comune famiglia contadina trasferitasi dalla pianura padana all’ agro pontino. I Peruzzi, guidati dal carismatico zio Pericle, giungono, insieme a tanti altri contadini del nord, in queste terre bonificate dalla malaria grazie agli interventi del Duce. Su questo sfondo storico, si snoda la vita quotidiana e così fortemente vera, seppur romanzata, di una delle tante famiglie di coloni sradicate dalle proprie terre e portate, per volere di Mussolini stesso, in queste zone, delle cui potenzialità e sviluppo il Duce era assolutamente certo. E’ lo zio Pericle, convinto fascista, a caldeggiare il trasferimento di tutta la famiglia.. i genitori, i fratelli, le sorelle, le nuore..Figura di rilievo accanto alla personalità forte di Pericle, quella di Armida, la moglie, una donna bella, dal carattere deciso e quella del nipote, Paride, il quale sarà purtroppo causa della sventura che colpirà la famiglia Peruzzi.

Pagina dopo pagina, leggiamo e quasi ne facciamo parte, le vicende di questa numerosa famiglia..ora siamo ai fornelli tra le chiacchiere delle donne, ora siamo al lavoro nei campi con gli uomini..amori, litigi, guerra, una sfortunata sorte..piccoli e magici ingredienti di un romanzo vivo, vero, coinvolgente.

Ultimo di una serie di volumi dell’ autore sessantenne, originario di Latina e con alle spalle un passato da attivo partecipante alla vita politica italiana, “Canale Mussolini” può considerarsi il frutto di un lavoro profondo e articolato, molto sentito dall’ autore che nel romanzo rivive momenti intimi e personali ricordando la madre, colona veneta emigrata, e il padre, lavoratore alla bonifica.

 

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