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Il cuore è un organo: intervista a Francesca Michielin
La cantautrice ha esordito in libreria con il romanzo Il cuore è un organo, che intreccia la storia di tre artiste unite dalla passione per la musica.
“Volevo raccontare tre figure femminili, intrecciando le loro diverse storie per dare vita a sentimenti di cui non si parla spesso nei romanzi.
È da quando sono molto piccola che voglio scrivere questo romanzo e addirittura l’incipit di questo capitolo l’ho scritto più di dieci anni fa. Col passare degli anni, però, è nata in me l’esigenza di raccontare una storia di questo tipo che ha come cornice il contesto musicale, quindi ci ho messo tanto del mio, degli incontri che ho fatto e della consapevolezza che ho acquisito in questi anni nel fare musica.”
Tre donne, Verde, giovane cantautrice all’apice del successo, Regina, vecchia gloria del panorama musicale e Anna, il motore, in senso letterario, della storia.
“La musica è l’elemento che fa da cornice a tutto il libro. Il titolo stesso è volontariamente ambiguo per la presenza della parola “organo” che rimanda sia al lato medico sia allo strumento. Il senso è quello di pensare al cuore come un luogo dove risuonano i sentimenti.
In questi anni la musica è diventata uno spazio di grande affermazione della propria personalità, ci siamo allontanati sempre di più da quel tipo di canzoni che raccontano le storie. Pensando anche ai grandi cantautori e alle grandi cantautrici della nostra tradizione italiana ho sentito l’esigenza di creare uno spazio per raccontare una storia fuori dalla musica, perché la musica è ancora una sorta di confessionale per me, mentre la scrittura narrativa poteva diventare lo spazio giusto per parlare di una storia e prendersi tutto lo spazio per farlo.”
La cantautrice bassanese traccia, che tra le pagine del suo primo romanzo, una panoramica di tutte le difficoltà che deve affrontare una giovane artista decisa a fare della musica il proprio mestiere. Insicurezze, sessismo, pregiudizi, critiche e passi falsi sono dietro l’angolo, ma il trucco per non lasciarsi sopraffare è smettere di pretendere da sé stessi la perfezione e imparare ad accettarsi per ciò che si è davvero, fragilità incluse.
Happy Father’s Day
Quest’anno per la Festa del Papà abbiamo pensato che oltre agli auguri un libro possa essere il regalo migliore per dirgli “grazie”, prendendo spunto da “Papà Castoro”, la serie francese andata in onda sulla Rai negli anni novanta avente come protagonista un castoro appunto che trascorreva le sue giornate a raccontare storie ai suoi tre figlioletti.
Beh, non è proprio seduto su una poltrona e gli occhiali che ce lo immaginiamo, ma l’idea che racconta storie, che legga un libro ci è sembrata azzeccata.
È lui che con rimproveri ed esempi ci racconta come stare al mondo, come incassare i colpi e rialzarsi, che sa leggere tra le righe di nostri silenzi e di troppe parole, che ci legge episodi passati per indirizzarci e guidarci, che con pazienza asseconda le nostre richieste ed esigenze.
Dunque abbiamo scelto per voi diversi titoli di libri da regalare all’uomo più importante della vostra vita. Ecco una breve presentazione di ciascun libro:
Ti chiamerò papà di Daishu Ma Ran Can (Rizzoli):
Tanto tempo fa, quando il mondo era ancora giovane, un uomo e un bambino si incontrarono e decisero di viaggiare insieme. Mentre l’uomo cercava Toro da mettere nella sua valigia, il bambino riempiva il suo zaino di cose segrete. Le cose che l’uomo, quasi senza accorgersi, gli stava insegnando. Una storia tenera e commovente dedicata a tutti i papà e i bambini del mondo.
Un’odissea. Un padre, un figlio e un’epopea di Daniel Mendelsohn (Einaudi)
«Il viaggio complesso e multidimensionale di un padre e di un figlio, le loro peregrinazioni attraverso la vita e l’amore». Nel gennaio del 2011, al primo incontro del seminario sull’Odissea tenuto da suo figlio Daniel, mescolato alle matricole diciottenni siede Jay Mendelsohn, matematico e ricercatore scientifico all’epoca ottantunenne. «Sarà un incubo», pensa Daniel a fine mattinata, quando appare chiaro che Jay non si atterrà al ruolo di silenzioso uditore che aveva immaginato per lui Il vecchio Mendelsohn…
Puoi farcela, papà. La quotidiana battaglia tra una creatura innocente e indifesa… e suo figlio appena nato di Matt Coyne Francesco Storti ( Vallardi A.)
Un libro ironico e spietato sulla paternità, perché, diciamoci la verità, diventare genitori è la cosa più strabiliante, imprevedibile e grottesca che possa capitare.
Qualunque cosa succeda. Giorgio Ambrosoli oggi nelle parole del figlio di Umberto Ambrosoli (Sironi)
Giorgio Ambrosoli fu per cinque anni commissario liquidatore alla banca privata del bancarottiere e mafioso Michele Sindona; venne ucciso a Milano da un killer la notte tra l’11 e il 12 luglio 1979. A trent’anni di distanza il figlio Umberto ne racconta la storia.
Open. La mia storia di Andre Agass (Einaudi)
Costretto ad allenarsi sin da quando aveva quattro anni da un padre dispotico, ma determinato a farne un campione a qualunque costo, Andre Agassi cresce con un sentimento fortissimo: l’odio smisurato per il tennis. Contemporaneamente però prende piede in lui anche la consapevolezza di possedere un talento eccezionale. Ed è proprio in bilico tra una pulsione verso l’autodistruzione e la ricerca della perfezione che si svolgerà la sua incredibile carriera sportiva.
Metti via quel cellulare. Un papà. Due figli. Una rivoluzione di Aldo Cazzullo Cazzullo Maletto Rossana Cazzullo Maletto Francesco (Mondadori)
Aldo Cazzullo si rivolge ai figli e a tutti i ragazzi: li invita a non confondere la vita virtuale con quella reale, a non bruciarsi davanti ai videogame, a non andare sempre in giro con le cuffiette, a non rinunciare ai libri, al cinema, ai concerti, al teatro; e soprattutto a salvare i rapporti umani.
Ciao di Walter Veltroni (Rizzoli)
Un doppiopetto grigio, il Borsalino in mano, un velo di brillantina sui capelli, lo sguardo basso. Sotto un cielo che affonda nel rosa di un tramonto infinito, un ragazzo degli anni Cinquanta torna dal passato, si ferma sul pianerottolo della casa di famiglia e aspetta il figlio, ormai adulto. Com’è possibile? E perché è tornato ora, dopo tanto tempo?
I papà vengono da Marte, le mamme da Venere. Perché mamma e papà fanno le stesse cose in maniera differente di Alberto Pellai Barbara Tamborini (De Agostini)
Due lineette sul test, e di colpo la nostra vita cambia per sempre. Fino a un momento fa eravamo noi due soli, una coppia, ora saremo in tre (o in quattro, in cinque). Un’ondata di felicità, stiamo toccando il cielo con un dito, eppure allo stesso tempo non possiamo nascondere mille paure.
Diario del cattivo papà. Vol. 1 di Guy Delisle (Rizzoli Lizard)
Si dimentica della visita del topino dei denti, traumatizza la propria figlioletta con la spaventosa storia di un albero che cresce nel suo pancino elargisce consigli poco oculati per insegnare l’antica arte della boxe al maschietto di casa…
La strada di Cormac McCarthy (Einaudi)
Un uomo e un bambino, padre e figlio, senza nome. Spingono un carrello, pieno del poco che è rimasto, lungo una strada americana. La fine del viaggio è invisibile. Circa dieci anni prima il mondo è stato distrutto da un’apocalisse nucleare che lo ha trasformato in un luogo buio, freddo, senza vita, abitato da bande di disperati e predoni. Non c’è storia e non c’è futuro. Mentre i due cercano invano più calore spostandosi verso sud, il padre racconta la propria vita al figlio.
Gli sdraiati di Michele Serra (Feltrinelli)
Forse sono di là, forse sono altrove. In genere dormono quando il resto del mondo è sveglio, e vegliano quando il resto del mondo sta dormendo. Sono gli sdraiati. I figli adolescenti, i figli già ragazzi.
Come mi batte forte il tuo cuore di Benedetta Tobagi (Einaudi)
“Hanno ucciso papà” “Ma queste cose succedono nei film, non può essere vero” I compagni dell’asilo non mi credono. Allora insisto: “Hanno ammazzato papà, gli hanno sparato, bum! bum! bum! con la pistola” e mimo con le dita la forma dell’arma, una P38. Walter Tobagi è morto a Milano il 28 maggio 1980, assassinato sotto casa da una semisconosciuta formazione terroristica.
Manuale di sopravvivenza per neopapà. Consigli da uomo a uomo per padri primipari di Scott Mactavish (Ultra)
Finalmente un manuale per neo e futuri papà che getta una luce vivida e impietosa sul confuso mondo della paternità e fornisce fondamentali consigli da un punto di vista maschile!
La mani di papà. Ediz. Illustrata di Emile Jadoul (Babalibri)
Prima ancora che un bebè nasca ci sono le mani di papà ad attenderlo; mani che coccolano, che accolgono, mani che accompagnano, mani che aiutano a crescere. Finché, un giorno o l’altro, magari senza preavviso, arriva il momento in cui il bimbo lascia le mani di papà per muovere, da solo, i primi passi.
Papà è… 200 motivi per cui sei sempre il migliore di Lisa Swerling Ralph Lazar (Sperling & Kupfer)
Ci sono tanti, tantissimi motivi per dire al papà «Ti voglio bene». Papà è… scoprire il tuo lato tenero. Papà è… sentire che hai fiducia nelle mie capacità. Papà è… trovarti un capello bianco. Papà è… stare insieme, solo tu e io. Papà è…quando ti fidi di me alla guida. Un piccolo regalo per dire grazie a un grande uomo.
Caro papà… Le parole non dette di Gli scrittori della porta accanto (StreetLib)
Quante volte abbiamo iniziato a scrivergli una lettera, pensato di telefonargli o di passarlo a trovare, e poi la frenesia di una vita ha dilatato il nostro tempo e il “dopo” è diventato “domani”. “Caro papà… Le parole non dette” è un’antologia di prosa e poesia frutto del primo concorso letterario de “Gli scrittori della porta accanto”, dedicato ai papà, a tutte quelle parole non dette.
Qualcosa
“E le prese, all’improvviso, una grande nostalgia di Niente”
#Qualcosa
#Troppo
#Niente
«Qualcosa» è un romanzo di Chiara Gamberale illustrato da Tuono Pettinato che racconta le vicende della principessa Qualcosa di Troppo.
La Principessa Qualcosa di Troppo, fin dalla nascita, rivela di possedere una meravigliosa, ma pericolosa caratteristica: non ha limiti, è esagerata in tutto quello che fa. Si muove troppo, piange troppo, ride troppo e, soprattutto, vuole troppo ma, quando sua madre muore, si ritrova «un buco al posto del cuore». Smarrita, prende a vagare per il regno e incontra così il Cavalier Niente che vive da solo in cima a una collina e passa tutto il giorno a «non-fare qualcosa di importante».
Grazie a lui, anche la Principessa scopre il valore del «non-fare» e del silenzio, dell’immaginazione, della noia, tutto quello da cui era sempre fuggita. Ma pur di non fermarsi e di non sentire l’insopportabile «nostalgia di Niente» che la perseguita ricomincia a fare troppo, fino ad arrivare in un misterioso tempio color pistacchio e capire che «è il puro fatto di stare al mondo la vera avventura».
Una storia che ha la leggerezza della fiaba e la profondità di un classico. Una riflessione particolare e significativa sul dolore, l’amicizia, l’amore, su quel vuoto che a volte ci portiamo dentro senza capire cos’è e altre sapendo esattamente di cosa si tratta.
Una favola che ci mette in guardia dall’errore di riempire le nostre vite di cose effimere solo per non percepire il vuoto, quell’insoddisfazione che abbiamo, ma che di fatto ci fanno perdere di vista chi siamo e cosa vogliamo.
“Il buco nel cuore” non si deve riempire troppo, sovraccaricarlo.
Chiara Gamberale infatti ci ricorda come far pace con il vuoto significhi riempire le nostre vite di qualcosa di autenticamente bello, senza mai doversi accontentare del troppo.
Momenti di trascurabile felicità
Quanti momenti di felicità abbiamo trascurato? Quanti piaceri intensi e volatili nelle nostre giornate? Quanti istanti sottovalutati perché non sembravano importanti?
Momenti di trascurabile felicità è un libro semplice e divertente, una raccolta di comportamenti e pensieri che tutti viviamo ogni giorno e che ci portano a riflettere sul tempo e su come troppo spesso dimentichiamo il valore delle piccole cose. I momenti di trascurabile felicità funzionano così: possono trovarsi ovunque, pronti a esplodere e farci aprire gli occhi su qualcosa che fino a un attimo prima non avevamo considerato.
Francesco Piccolo, con una serie di aneddoti di vita quotidiana ci invita a coltivare un gusto per i piccoli piaceri. Le descrizioni nel suo catalogo di quotidianità e le digressioni costituiscono spunti di riflessione per il lettore che, pagina dopo pagina, momento dopo momento, finisce col venire travolto da un’ondata di divertimento, umorismo, ma anche di introspezione.
“Tutte le persone che non sono belle, o che sono brutte, poi quando le conosci diventano più belle, sempre.“
“Quando il cameriere torna al tavolo con la bottiglia di vino che abbiamo scelto, stappa la bottiglia, annusa il tappo, e poi guarda tutti i presenti per scegliere chi debba assaggiare il vino. E non sceglie me.”
#MOMENTI
#CARPEDIEM
Il libro della settimana – L’amore addosso, Sara Rattaro
«L’amore arriva come un’onda, cancella ogni bugia, ti travolge e ti illumina»
Vi è mai capitato di sentirvi, o di essere, divisi a metà?
Da una parte la moglie brava, bella e fortunata, figlia devota che i genitori vedono come la perfezione; dall’altra, l’insospettabile e folle amante, che vive di nascosto una passione assoluta e sfugge al perbenismo che la società impone.
E’ capitato a Giulia, la protagonista del nuovo romanzo di Sara Rattaro.
È stata lei ad accompagnare in ospedale l’uomo che ha soccorso sulla spiaggia e che ora è ricoverato, in condizioni gravi. Lo ha visto casualmente, mentre passava da lì, dice. Dice perchè non può dire. Non può dire che erano insieme, che sono amanti.
Nell’altra ala dell’ospedale, nello stesso giorno, è sempre lei la donna in attesa di notizie sul marito, vittima di un incidente d’auto. Non era con lui al momento dell’impatto; non era rintracciabile mentre la famiglia, da ore, cercava di mettersi in contatto con lei.
Due donne, la stessa donna. E quando la informano che in macchina con il marito c’era una sconosciuta, non sembra affatto stupita.
Il destino, ironico e beffardo come solo lui sa essere. Una verità che perseguita Giulia come una spina sotto pelle; un segreto che fa di lei quell’essere così tormentato e unico, un caos che può soltanto esplodere. L’amore è una voce che non puoi zittire e una forza che non puoi arrestare. L’unica spinta che può riportarti a ciò che sei veramente.
Sara Rattaro è brava, brava davvero. Non lo scopriamo di certo oggi, ma questo romanzo definisce una maturità acquisita, la capacità di raccontare la vita tra le pagine e una padronanza nel maneggiare le emozioni, per farle arrivare dritte al cuore.
Questa settimana il libro da non perdere è: L’amore addosso