Novità libri: le uscite di questa settimana

Novità libri uscita settimana 8-14 gennaio

Sei alla ricerca di nuove letture? Scopri i libri e le novità editoriali in uscita questa settimana! Ecco una breve lista dei titoli principali da aggiungere alla vostra wishlist e da non perdere di vista.

Dare la vita
Michela Murgia

Si può essere madri di figlie e figli che si scelgono, e che a loro volta ci hanno scelte? Si può costruire una famiglia senza vincoli di sangue? La risposta è sì. La queerness familiare è ormai una realtà, e affrontarla una necessità politica, come lo è quella di un dialogo lucido e aperto sulla gestazione per altrə, un tema che mette in crisi la presunta radice dell’essere donne. Interrogarci, discutere intorno a questa radice significa sfidare il concetto di normalità e naturalità a cui siamo abituati.

Michela Murgia lo ha fatto per anni, nei suoi libri e sui social, e nelle ultime settimane di vita ha raccolto i suoi pensieri per donarci questo pamphlet densissimo e prezioso, in cui ci racconta – partendo dall’esperienza personale – un altro modello di maternità, come si possa dare la vita senza generare biologicamente, come i legami d’anima possano sommarsi ai legami di sangue. Pagine straordinarie che ci permettono di entrare nelle infinite sfaccettature degli affetti e di comprendere come aprire all’altrə non riduce ma amplifica l’amore.

Tutti i particolari in cronaca
Antonio Manzini

La corsa all’alba, la colazione al bar, poi nove ore di lavoro all’archivio del tribunale, una cena piena di silenzi e la luce spenta alle dieci: Carlo Cappai è l’incarnazione della metodicità, della solitudine. Dell’ordinarietà. Nessuno sospetta che ai suoi occhi quel labirinto di scatole, schede e cartelle non sia affatto carta morta. Tutto il contrario: quei faldoni parlano, a volte gridano la loro verità inascoltata, la loro richiesta di giustizia. Sono i casi in cui, infatti, il tribunale ha fallito, e i colpevoli sono stati assolti “per non aver commesso il fatto” – in realtà per i soliti, meschini imbrogli di potere. Cappai, semplicemente, porta la Giustizia dove la Legge non è riuscita ad arrivare – sempre nell’attesa, ormai da quarant’anni, di punire una colpa che gli ha segnato la vita. Walter Andretti è invece un giornalista precipitato dallo Sport, dove si trovava benissimo, alla Cronaca, dove si trova malissimo. Quando il capo gli scarica addosso la copertura di due recenti omicidi, Andretti suo malgrado indaga, e dopo iniziali goffaggini e passi falsi comincia a intuire che in quelle morti c’è qualcosa di strano. Un legame. Forse la stessa mano…

Antonio Manzini, il creatore dell’indimenticabile vicequestore Schiavone, entra nel catalogo del Giallo Mondadori con una storia serrata e sorprendente che si interroga sull’equilibrio tra legge e giustizia, e su ciò che saremmo disposti a fare pur di guarire le nostre ferite.

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Elizabeth Finch
Julian Barnes

Affascinante senza essere manipolatoria, rigorosa ma mai dogmatica, elegante seppure austera, irriducibilmente anticonvenzionale, eternamente sfuggente: così è Elizabeth Finch, docente del corso di «Cultura e civiltà» al college. Il suo carisma e la forza delle sue idee sono destinati a segnare per sempre il modo di pensare dei suoi studenti. O almeno di uno di essi. Questa è la storia che lui ci racconta. Ma, come direbbe Elizabeth Finch, «travisare la propria storia è parte dell’essere una persona». Il «Re dei Progetti Incompiuti», secondo la definizione della figlia adolescente, Neil si porta appresso un bagaglio di insuccessi lungo una vita: un’ambizione attoriale frustrata, due matrimoni falliti. Ma a quella prima lezione del corso di «Cultura e civiltà», tanti anni prima, il giorno in cui fece la conoscenza della docente Elizabeth Finch, Neil ebbe la sensazione di essere arrivato, per una volta, nel posto giusto. Sobria nell’abbigliamento, esatta nel dire e cristallina nel pensare, fumatrice incallita e insofferente del comune sentire, Elizabeth Finch – EF per la classe – incuneò fin da subito il grimaldello del libero pensiero nelle quiete coscienze dei suoi studenti, mai trattati come «oche all’ingrasso» da infarcire di nozioni, ma coinvolti in un continuo processo socratico di collaborazione, spesso caustico ma mai sprezzante, e fatalmente fertilizzato dall’elisir del carisma. Impossibile, per i discenti, non perdersi in congetture sulla sua inespugnabile vita privata e non restare colpiti dalle sue idee sulla Creazione: «Il mondo è male organizzato, perché Dio l’ha creato da solo. Avrebbe dovuto consultare qualche amico: uno il primo giorno, un altro il quinto, un altro il settimo, allora sì che sarebbe stato perfetto», sull’amore: «Esiste una parola più mistificante, abusata, fraintesa, più estensibile a livello di significati e di propositi, più contaminata dagli sputacchi di miliardi di lingue bugiarde, della parola “amore”? E c’è qualcosa di più scontato che lamentarsi di tutto questo?», sul pensiero unico: «Monoteismo. Monomania. Monogamia. Monotonia. Niente di buono inizia con questo prefisso», o su ogni altra area del sapere e del sentire, antico e moderno.

Odiarla o amarla, non c’è alternativa. Neil rientra da subito nella seconda categoria, e vi rimane per decenni dopo la fine del corso, sposando il suo metodo critico e infine facendosi carico del suo progetto incompiuto: quello sulla figura di Flavius Claudius Julianus, ovvero Giuliano l’Apostata, l’ultimo imperatore romano non cristiano, la cui sconfitta in battaglia determinò l’instaurarsi a Roma del monoteismo ai danni di tutte le altre religioni e dunque, a detta di EF, la chiusura della mentalità europea e la fine della gioia. Neil ha ormai i capelli grigi quando si addentra nelle carte della sua antica maestra e forse amica, in cerca di verità mai svelate. Eppure Elizabeth Finch l’aveva avvertito fin dall’inizio: «Artificio, rigore, verità. Artificio non come opposto della verità ma spesso come sua manifestazione, ciò che lo rende irresistibile».

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Quando il caffè è pronto
Toshikazu Kawaguchi

Un caffè, una sedia e una regola da seguire. Questi pochi passi possono portare alla felicità. Certo solo se si è nel posto giusto. E il posto giusto è una caffetteria di Tokyo dove si può scegliere di vivere nuovamente un preciso momento della propria esistenza. La scelta deve durare il tempo di gustare la bevanda prima che si raffreddi. Ma non è facile decidere, perché la vita è piena di rimorsi e rimpianti. Ma c’è quel gesto, quella parola, quella lettera, quel bacio, quella dichiarazione che non abbiamo fatto o detto. Quello è l’attimo giusto. Certo ci vuole coraggio per affrontarlo di nuovo. Ma il risultato è inaspettato.
Chissà se la piccola Yuuki, che non riesce a superare il divorzio dei suoi genitori, è pronta. O chissà se lo è Megumi che deve decidere che nome dare a suo figlio senza l’uomo che ama accanto; o le amiche Ayame e Tsumugi che hanno permesso all’orgoglio di mettersi tra di loro.
Tanti fili di destini che potevano rimanere spezzati ma ora hanno una seconda possibilità. E non importa che il passato sia ormai alle spalle e nulla si possa fare per modificarlo, l’attenzione è al futuro. È su quello che si può ancora intervenire. È su quello che si ha ancora potere. Quello che è accaduto è solo un insegnamento per non fare più gli stessi errori, per non lasciare più che rabbia, odio, gelosia o frustrazione offuschino i sentimenti più veri che ci sono dentro di ognuno.

Nelle classifiche dei libri più venduti in Italia, con oltre 750.000 copie vendute, c’è una sola certezza: Toshikazu Kawaguchi. Mai romanzi sono stati più premiati dall’affetto dei lettori e dall’elogio della stampa. Del resto Toshikazu Kawaguchi ha regalato a tutti giorni sereni in questi anni difficili. Non è mai troppo tardi per entrare nella caffetteria che dona serenità.

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Argylle
Elly Conway

Il sogno di un magnate russo di riportare il suo paese alla grandezza del passato mette in moto una catena di eventi che condurrà il mondo sull’orlo del caos. Solo Frances Coffey, leggendaria responsabile della CIA, può impedire che succeda. Ma, per farlo, ha bisogno di una persona speciale. Ecco dunque Aubrey Argylle. La sua vita ha subito un brusco colpo quando era adolescente e da allora ha soltanto cercato di restare a galla, costruendo alte barriere tra sé e il mondo. Finché il suo intervento risolutivo in una circostanza drammatica attira su di lui l’attenzione della donna più potente dello spionaggio mondiale. Coffey sa tutto del passato oscuro di Aubrey. Sa che lo perseguita da quando ha perso i genitori in circostanze poco chiare. Ma sa anche che potrebbe avergli dato le capacità necessarie per far parte della squadra che lotta contro uno degli uomini più pericolosi del mondo. Un corso accelerato di spionaggio porterà quindi Argylle dalla giungla della Thailandia ai boulevard di Monte Carlo, dai monasteri del monte Athos a una caverna dimenticata, sepolta nelle profondità dei monti Carpazi. È un’avventura all’ultimo respiro dove in palio ci sono la vita o la morte.

Il romanzo è legato al film di Matthew Vaughn in uscita nel 2024, con protagonisti Henry Cavill, Sam Rockwell, Bryce Dallas Howard, Dua Lipa, Bryan Cranston, Samuel L. Jackson e altri.

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Reminders of him
Colleen Hoover

Dopo aver scontato cinque anni di prigione per un tragico errore che costò la vita al suo grande amore Scott, Kenna Rowan torna a casa con l’unico desiderio di riabbracciare Diem, la figlia di quattro anni che non ha mai conosciuto. Ma i vecchi rancori sono duri a morire: tutti nella vita della bambina sono determinati a escludere Kenna, non importa quanto duramente lavori per dimostrare di essere cambiata. L’unica persona che non le ha chiuso completamente la porta è Ledger Ward, proprietario del bar della città. Ma se qualcuno dovesse scoprire che lui, pian piano, sta diventando una parte importante della sua vita, entrambi rischierebbero di perdere la fiducia di tutte le persone importanti per loro. Ma se Kenna vuole costruire un futuro con lui e Diem, dovrà trovare un modo per riparare agli errori del passato.

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La spada del re. A broken blade (Vol. 1)
Melissa Blair

Keera Delre è un’assassina. La più talentuosa del Regno di Elverath, la favorita della Corona, la Spada del Re. Elfa mezzosangue, orfana di entrambi i genitori, Keera sa che non può sfuggire al suo destino: è proprietà del re, e non può sottrarsi ai suoi ordini. Quando un’Ombra misteriosa cospira contro la Corona minacciando la stabilità del regno, Keera viene assoldata dal re Aemon per uccidere quell’uomo che nasconde il suo volto sotto un cappuccio e che, notte dopo notte, le ha tolto il sonno. Inizia così una caccia senza esclusione di colpi attraverso le Terre Fatate. Ma il regno non è affatto quello che sembra… e lo stesso vale per l’Ombra.

Keera non può fare a meno di chiedersi chi sia il vero nemico da combattere: il re che ha distrutto il suo popolo o l’uomo incappucciato che ne minaccia la pace? Mentre è in cerca delle risposte ai dubbi che la tormentano, la giovane è perseguitata da una promessa solenne fatta molto tempo prima. Per mantenere a ogni costo la parola data, dovrà salvare non solo sé stessa, ma il regno intero.

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Nella tua pelle
Chiara Carminati

Giovanna, Caterina e Vittorio si conoscono e crescono insieme nell’Istituto per i figli della guerra di Portogruaro: sono bambini orfani ma non orfani, separati dalle madri, ignorati dai padri naturali e respinti da quelli putativi, accolti da un pugno di religiosi illuminati che cercano di dar loro una famiglia. Poi le loro strade si dividono: Giovanna viene adottata da una ricca coppia di Padova che la vuole signorina perbene e le cambia il nome; Vittorio l’avventuroso non esita a fuggire ma desidera ardentemente farsi catturare da qualcuno che gli voglia bene per quello che è; Caterina non lo sa ma può contare sulla forza di un legame che la tiene e la guida, un filo teso, una nuova possibilità.

Ancora una volta Chiara Carminati racconta storie dentro la Storia: le vicende di questo romanzo sono ispirate ai fascicoli e ai documenti custoditi in un vecchio armadio di legno dell’Istituto San Filippo Neri di Portogruaro, un luogo unico in Europa, in cui venivano accolti i cosiddetti figli della guerra. Una materia viva, dolente ma soprattutto viva, con adulti a volte ostili a volte complici, anche loro vittime degli eventi e dello spirito del tempo.

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La baronessa
Anne Jacobs

Franziska non può credere che sia vero: adesso che il muro di Berlino è caduto può finalmente andare nella Germania dell’Est, dove si trova la tenuta dei von Dranitz. Un ritorno al passato, nella casa in cui è nata, in cui ha conosciuto il suo primo amore, in cui sono seppelliti i suoi antenati. E che, a causa degli sconvolgimenti della Seconda guerra mondiale, è stata espropriata mentre lei e sua madre sono state costrette ad andare via. Ma ora che è di nuovo lì deve fare i conti con la realtà: sono passati più di quarant’anni e la casa padronale, oltre a essere trascurata e fatiscente, è diventata una cooperativa sociale di proprietà dello Stato e, come se non bastasse, il sindaco che la gestisce non ha la minima intenzione di restituirgliela. Franziska è ormai anziana e vedova, la figlia preferisce vivere in una comune e della nipote non ha notizie, però non si scoraggia e decide che si accamperà lì, anche a costo di dormire all’addiaccio, fino a che non avrà trovato il modo di riprendersela. Dopotutto è una von Dranitz e una von Dranitz non si arrende mai. Tra le pareti della casa avita e i campi abbandonati si fanno strada i ricordi, le illusioni della gioventù e tante domande irrisolte. Nessuno sa cosa sia veramente successo all’uomo che doveva sposare, il maggiore Iversen, e come sia morta sua sorella Elfriede. Eppure la verità è più vicina di quanto non creda…

Dai fasti degli anni ’40 all’inizio degli anni ’90, La baronessa è il primo capitolo di una nuova appassionante saga familiare, ricca di emozioni e colpi di scena.

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Che significa diventare adulti?
Banana Yoshimoto

Che significa diventare adulti? Si deve studiare per forza? Che cos’è la normalità? Che succede quando si muore? A queste e altre domande Banana Yoshimoto cerca di rispondere in un piccolo saggio che, si augura, possa funzionare “un po’ come un amuleto” per aiutare i lettori di tutte le età a ritrovare serenità e speranza nei momenti più difficili. Con il suo tocco inconfondibile, Yoshimoto tratta con leggerezza temi complessi e scava nel profondo argomenti apparentemente semplici per invitarci a riflettere, a rimetterci in comunicazione con noi stessi e a lasciarci andare per recuperare il senso della meraviglia della vita.

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La luce delle stelle
Licia Troisi

Una sera uguale alle altre, in uno sperduto osservatorio astronomico. La luce delle stelle illumina, ma non abbastanza, la piccola comunità di scienziati residenti che si trova alle prese prima con un black-out, forse un sabotaggio, e poi con un cadavere trovato nella sala comune, forse un assassinio: la vittima potrebbe essere caduta da una balaustra, o essere stata spinta. L’osservatorio è isolato, i telefoni sono muti, i cellulari non prendono, i copertoni delle automobili sono stati tagliati e la città più vicina, se si riesce ad attraversare il deserto, si trova a due ore di macchina. Come in una macabra barzelletta, due italiani – Gabriele, che ha appena finito il dottorato, e Pinetta, che ancora lo sta finendo –, un’americana – Samantha, star dell’astrofisica mondiale –, un inglese – Matt, pettegolo come una suocera – e una sudamericana – Mariela, medico dell’osservatorio – si trovano a dover valutare l’ipotesi che l’omicida o il sabotatore sia non solo tra loro, ma uno di loro. Essendo scienziati, però, sanno che, date le ipotesi, per giungere alla tesi non c’è che da tessere un ragionamento. Sarà Gabriele, lettore di gialli e abile astrofisico, capace di empatizzare anche con gli assassini, a trovare il bandolo dei delitti che, come tutta la sua vita, è scritto nelle stelle.

Licia Troisi, alla sua prima prova da giallista, dà vita – tra Sherlock Holmes e Poirot – a una storia che racconta quanto studiare fisica sia una scuola naturale per risolvere casi complicati, e dimostra quanto mancava uno scienziato investigatore alla nostra narrativa.

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Marabbecca
Viola Di Grado

Un pomeriggio di fine estate Clotilde e Igor, dopo essersi lasciati, hanno un incidente d’auto. Lei rimane ferita, lui finisce in coma. Mentre veglia sul suo sonno impenetrabile, Clotilde inizia a ricevere visite della ragazza responsabile dello schianto, una fragile studentessa di ornitologia di nome Angelica, e tra loro nasce un rapporto indecifrabile e intenso. Quando Igor sì sveglierà dal coma – radicalmente trasformato eppure immutato nella sua indole violenta – la sua presenza logorerà l’equilibrio precario delle due donne: nello spazio magico e claustrofobico di una stanza piena di uccelli, i tre personaggi precipiteranno in un dedalo tortuoso dove i sentimenti muteranno forma a ogni curva. Ambientato in una Sicilia asfittica e mitologica, solcata da cieli accecanti e ceneri nere, Marabbecca è un romanzo visionario che pone domande cruciali sull’identità: su cosa significa dire “io” e sulle collisioni con l’altro che in qualche modo raccontano chi siamo davvero. Come la “Marabbecca”, personificazione nel folklore siciliano dell’oscurità e delle insidie dell’inconscio, leggendo ci si muove in un buio sfavillante, illuminati solo dalla luce lunare della scrittura, fino al vertiginoso finale.

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Il sogno
Álvaro Enrigue

L’8 novembre 1519 avvenne l’incontro fatidico tra il conquistador Hernán Cortés e l’imperatore del Messico Moctezuma: fu il contatto tra due mondi incomprensibili fra loro, due visioni dell’esistente inconciliabili, due imperi che stavano entrando in collisione senza avere coscienza della portata di tale evento.

Álvaro Enrigue narra un’avvincente versione di cosa accadde, in sapiente equilibrio tra ricostruzione storica e leggende tramandate, sfidando i limiti del romanzo storico e avvalendosi di una approfondita conoscenza delle sottigliezze linguistiche – prendendosi la libertà di stravolgerle usando termini e modi di dire in gergo messicano odierno – per rendere appieno la portata di quell’incontro che cambiò la storia del mondo. Da lì iniziò la conquista del continente americano, l’ascesa della Spagna come nazione più ricca d’Europa, e la fine di “un sogno”, quello dei popoli nativi che accolsero gli sterminatori come ospiti stranieri da ossequiare, sebbene per molti di loro la realtà fosse spesso un incubo sanguinario. Il tutto concepito dall’inventiva dell’autore che immagina come sarebbe andata se…

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Il tempo è un dio breve
Mariapia Veladiano

Ildegarda ha scoperto cosa significhi amare in modo assoluto quando è nato Tommaso, una luce che illumina la sua vita dopo che il marito l’ha lasciata. È un amore che però deve passare attraverso la consapevolezza della fragilità e della rapidità bruciante della vita. A soli tre mesi, infatti, Tommaso viene toccato dalla malattia. Ildegarda, mentre sente il bisogno impellente di chiedersi il senso del male nel mondo, arriva a stringere un patto con Dio, a offrirgli la propria vita per salvare quella del figlio. La ricerca di un rifugio li porta nelle montagne innevate dell’Alto Adige, dove Ildegarda, grazie all’incontro con un uomo che con lei condivide la fede e l’esperienza della perdita, conosce una nuova passione, questa volta anche fisica, per la vita. E forse un nuovo inizio.

“Il tempo è un dio breve” è il racconto di una lotta e insieme di un viaggio, una discesa nella paura e insieme una salita nella speranza, un percorso di profondità e bellezza struggente che parla a chiunque voglia ascoltare.

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Furia
Andrea Martina

Brindisi, 1981. Teo ha quindici anni, è un ragazzo irrequieto, promessa della pallacanestro locale. Suo fratello maggiore Carmine è un pilota sospeso dalle gare che trova nelle corse clandestine un modo facile per fare soldi (più difficile per lui non spenderli tutti subito). I due fratelli vivono una situazione familiare delicata, con la madre morta in un incidente stradale e il padre, meccanico dei contrabbandieri conosciuto come Silvan, che pare non pensare troppo a loro. Tutto precipita quando Bruno, un criminale in passato legato a Silvan, viene liberato dopo sei anni di carcere. Seguendo gli ordini di un capo misterioso, Bruno s’impegna a organizzare un gruppo che estrometta i napoletani dal controllo delle sigarette di contrabbando sulla Puglia. È l’alba della Sacra Corona Unita. Bruno tenta invano di coinvolgere Silvan nel progetto, poi avvicina Carmine e Teo e li usa come un’arma di ricatto contro il padre.

Andrea Martina scrive un romanzo che va veloce ed emoziona, un noir a Sud tra violenza e speranza.

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Dalla stessa parte mi troverai
Valentina Mira

Roma sorge dalla violenza. Da due parti inconciliabili, e dalla scelta di una delle due di prevalere sull’altra. Roma nasce dalla violenza. Inizia tutto con una lupa. Con il latte e con il sangue. E così continua.

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Il cigno nero e il cavaliere bianco
Roberto Napoletano

“Siamo tornati al novembre del 2011? È in arrivo un nuovo Cigno nero italiano che fa volare lo spread e svuota le cassette dei bancomat perché i soldi sono finiti? La differenza più grande tra allora e questi giorni è che nel novembre del 2011 il problema era europeo, oggi invece appare tutto italiano. È vero che abbiamo meno debito pubblico in mani estere, ma è vero anche che l’Europa per ripartire dopo la pandemia ha fatto per l’Italia più che per ogni altro paese. Ecco perché questa volta – nonostante l’indubbio valore della nostra economia e la super crescita post-Covid – il problema siamo noi. Abbiamo un governo che ha la forza politica per stroncare sul nascere ogni paragone con il 2011, parlando poco e facendo molto. A patto, però, che non lisci più il pelo al populismo elettorale, eviti pasticci come la tassa sugli extraprofitti delle banche e recuperi stabilmente la credibilità fiscale.

Per fare tutto ciò, serve una guida della politica economica che faccia di Giorgia Meloni la nuova Thatcher, attuando il conservatorismo moderno e contribuendo alla costruzione della nuova Europa politica.” Roberto Napoletano riscrive la storia della grande crisi italiana, e ne mette a nudo le responsabilità nascoste, mentre gli italiani vivono la parabola di Berlusconi, i sacrifici del governo Monti, i tentativi del giovane Letta, il coraggio e le trame di Renzi. È il passaggio tra un mondo vecchio e il mondo di oggi. Tra colloqui riservati a tutti i livelli, italiani e internazionali, segreti, rivelazioni scottanti, protagonisti e comparse che si intrecciano come in un romanzo thriller, una storia che inizia nel novembre del 2011 – quando si abbatte sull’Italia il Cigno nero, la tempesta perfetta dei mercati sventata da Mario Draghi – e arriva fino ad oggi, alla sfida del governo Meloni alle banche e ai mercati.

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