Articoli marcati con tag ‘arte’
¡Viva la vida!
¡Viva la vida!, un monologo che mette in scena l’appassionata esistenza di Frida Kahlo.
Mentre corre verso la morte, Frida torna ai patimenti della sua reclusione forzata, ai suoi lucidi deliri artistici di pittrice, alla sua relazione con Diego Rivera.
In poche pagine c’è il Messico, la storia di un popolo, quella di una donna, l’amore per l’arte, l’amore per un uomo.
L’alcol, la morfina e la pittura per combattere i dolori del corpo e dell’anima.
Attraverso un breve ed intenso monologo , P. Cacucci, ci fa rivivere tutti questi dolori, ripercorrendo gli avvenimenti della vita di Frida e dei suoi più intimi pensieri con una tale semplicità e minuzia di dettagli che il lettore può sentirli quei pensieri, può immaginare quel dolore, può vedere tutti quei colori.
E ancora la solitudine, i tradimenti, la maternità negata, i dialoghi immaginari di amore e odio verso il suo compagno e artista e le battaglie interiori contro la morte.
L’urlo di Frida contro la morte, la sua ostinazione a vivere sono il filo sottilissimo su cui scorre la sua esistenza.
Un libro che va dritto al cuore e permette di scoprire chi si nascondeva dietro quelle folte sopracciglia e nel profondo di quei grandi e neri occhi.
Un monologo, intenso e crudo, ma che riesce a comunicare una grande gioia di vivere.
“Sono nata nella pioggia. Sono cresciuta sotto la pioggia”
#vivalavida
#innoallavita
#laforzadiunadonna
Lasciami l’ultimo valzer
Lasciami l’ultimo valzer è l’unico romanzo che Zelda Fitzgerald abbia mai scritto. Ambientato tra l’Alabama, New York, la Francia e l’Italia, è la storia di Alabama Beggs, bella e anticonvenzionale fanciulla del Sud che sposa un artista, viaggia con lui in Europa e conduce una vita relativamente infelice, cercando di mettere alla prova i suoi tormentati talenti artistici.
Lasciami l’ultimo valzer, l’ultimo sogno e l’ultimo bicchiere.
Lasciami l’ultima speranza, l’ultima fatica e l’ultima parola.
Un sogno per salvare la propria vita e quella del proprio matrimonio che non lascia troppo spazio alle cure materne né a rapporti profondi. Un sogno comodo o forse troppo stretto per chi non riesce a stare dentro gli schemi della società, per chi abituata agli agi cerca di sperimentare il sudore e la gioia delle piccole conquiste.
Un sogno perfetto per tenere impegnata la mente, per non pensare e non desiderare altro, per scappare e per ritrovarsi. La danza della protagonista, la pittura del marito, lo yoga o la passione di ciascuno di noi…
Frantumi di una storia d’amore tragica e disperata, tra due che non potevano più stare insieme, ma non riuscivano a stare separati.
Pezzi di un’identità folle e anti-convenzionale.
Barlumi di amara lucidità.
“Non voglio tu mi veda diventare vecchia”
“Nessuno aveva insegnato alla ragazzina a interpretare se stessa.”
#folliaeamore
#libridaleggere
#romanzo