Archivi per la categoria ‘Società’
Bauman, NATI LIQUIDI: il libro postumo esce il 4 aprile!
Le ultime riflessioni del sociologo che ha illuminato il nostro tempo
E’ il testo a cui Zygmunt Bauman stava lavorando prima della partenza verso “l’eternità liquida”, come l’ha definita sua moglie pochi giorni fa.
Nel dialogo con il giovane Thomas Leoncini, il celeberrimo sociologo e filosofo della Società Liquida affronta il mondo delle generazioni nate dopo i primi anni ’80, coloro che, ad una società in continuo mutamento, appartengono da nativi.
Un libro fondamentale, nel quale Bauman, stimolato dal dibattito con Leoncini (un giovane che ha 60 anni meno di lui), sa cogliere la realtà nella sua dimensione più vera e profonda, persino nei fenomeni considerati più effimeri: la trasformazione del corpo, i tatuaggi, la chirurgia estetica, la trasformazione dell’aggressività, il bullismo, il web, le trasformazioni sessuali e amorose etc…
Nati Liquidi è una folgorante e imperdibile opera Pop, prenotabile da oggi qui!
A vent’anni dalla strage di capaci: le ultime parole di Falcone e Borsellino
Sono passati vent’anni. E da allora la parola MAFIA in Italia ha assunto tutt’altro significato. La morte dei due magistrati, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, è stata una delle stragi più cruenti a cui abbia assistito il nostro paese. Un attentato frontale che ha colpito al cuore della lotta contro la malavita organizzata.
Il 23 maggio 1992 il giudice Falcone muore nella strage di Capaci. Nell’attacco persero la vita la moglie Francesca e tre uomini della scorta.
Il 12 luglio, esattamente 57 giorni dopo, viene ucciso Paolo Borsellino in via d’Amelio a Palermo. Un’altro attacco dinamitardo in cui muoiono 5 uomini della scorta.
Nel libro “I 57 giorni che hanno sconvolto l’Italia. Perché Falcone e Borsellino dovevano morire”
il giornalista inglese John Follain, che in quegli anni seguiva la vicenda come corrispondente per il suo paese, ricostruisce la dinamica degli attentati e descrive nel dettaglio la progettazione e la realizzazione dei due omicidi.
Follain ha raccolto interviste, dichiarazioni e testimonianze per ricostruire gli eventi che hanno portato alla condanna a morte di due uomini impegnati in prima linea contro la mafia e delinea il quadro d’azione tipico del “modus operandi” della mafia siciliana.
Altro interessante titolo è questo:”Le ultime parole di Falcone e Borsellino” in cui vengono raccolti interventi, interviste e pensieri dei due eroici magistrati.
Il saggio contiene: “La mafia non è invincibile” (1990) e “La mafia come Antistato” (1989 interventi di Giovanni Falcone.
E di Paolo Borsellino “Il mio ricordo di Giovanni Falcone”, intervento del 23 giugno 1992, a un mese dalla strage di Capaci;
“L’ultima lezione”, cioè il discorso agli studenti di Bassano del Grappa (1989);
“L’ultimo discorso” (Marsala, 4 luglio 1992);
“L’ultima intervista” ai giornalisti francesi Fabrizio Calvi e Pierre Moscardo e l’intervento alla Biblioteca comunale di Palermo del 25 giugno 1992, un atto d’accusa sofferto e violento contro alcuni magistrati, definiti Giuda in una sala piena e pietrificata.
BOOKTRAILER del libro: “Le ultime parole di Falcone e Borsellino”
Imprese da favola, un libro che indaga l’imprenditoria femminile italiana
A cura di Lana Pegoraro – www.ilsitodelledonne.it
Un nuovo libro pubblicato da Marsilio indaga il mondo dell’imprenditoria femminile: si intitola “Imprese da favola. Viaggio nel paese delle donne che si inventano il lavoro”.
Sì, perché l’Italia non sarà un Paese per donne, ma come certifica questa inchiesta che potete trovare in libreria, è sicuramente un Paese per imprenditrici. Lo avevamo già detto che la maggior parte delle nuove imprese in Italia nate nell’ultimo anno è rosa, questo testo di Angela Padrone ce ne dà un’altra importante testimonianza.
Non solo le donne aprono più aziende, ma hanno anche più inventiva nel farlo. Un boom di piccole e medie imprese femminili che non riguarda una zona specifica dell’Italia, ma che accomuna tutta l’Italia.
1 milione e 400 mila sono le nuove imprese italiane dirette o create da una donna.
La scrittrice le ha scandagliate e ha incontrato alcune “capitane” d’impresa: si tratta di self made woman che svolgono molto spesso lavori un tempo ritenuti da “Maschi” e che si sono messe in gioco per necessità più che per sfida. Oppure sono donne che si sono trovate al posto di guida di una realtà imprenditoriale ereditandola dalla famiglia. Tra loro potrete trovare personalità di ogni genere: carismatiche e decise in grado di affrontare le disparità di genere, o creative ed originali capaci di superare le difficoltà del mercato anche globale e vincere la sfida con le grandi multinazionali esportando all’estero.
E ci sono anche imprenditrici che mirano a fare rete, che hanno l’ambizione di connettere tutte le donne dell’imprenditoria femminile per agevolare il sistema.
Insomma tutto ciò che piace a noi attraverso le testimonianze di alcune grandi donne del Business e degli affari. Delle donne manager incredibili che hanno realizzato delle “Imprese da favola”.
e-mail: staff@ilsitodelledonne.it
Libri novità: Giovanni Falcone, la storia del capitalismo italiano e il colasso finanziario
Tra i libri novità della seconda settimana di maggio c’è una vera e propria ondata di saggi e romanzi che indagano sulla storia dell’Italia dei giorni nostri.
Una storia fatta di eroi, come Giovanni Falcone, ucciso dalla mafia ma le cui gesta in nome della Giustizia riecheggiano ancora, se non sempre più forti, nella coscienza collettiva.
Un saggio, che invece fa discutere sin già dall’autore che lo ha scritto, è “Storia segreta del capitalismo italiano” in cui Cesare Romiti, coinvolto in più vicende politiche, racconta una prosepttiva, attraverso aneddoti e ricordi, del tutto inedita del capitalismo all'”italiana”.
Altro romanzo imponente è quello di Walter Siti che indaga le ragioni profonde del collasso finanziario e della crisi che stanno subendo le più grandi economie mondiali. Siti sfrutta le risorse della letteratura per offrirci un ritratto ravvicinato di Tommaso: ex ragazzo obeso, matematico mancato e giocoliere della finanza.
Giovanni Falcone. Un eroe solo
di Falcone Maria – Barra Francesca
“La mia vita non vale un bottone della mia giacca, se non spesa per la giustizia” (G. Falcone)
Giovanni Falcone è oggi indubitabilmente un grande eroe italiano, riconosciuto come tale nel mondo. Il suo metodo rivoluzionario ha cambiato la nostra storia, il suo esempio le nostre coscienze. Vent’anni dopo Capaci: ritratto di un uomo che ha cambiato la nostra storia.
Resistere non serve a niente
di Siti Walter
“Il romanzo definitivo sul collasso finanziario e morale dell’Occidente, il libro che interpreta le angosce e il bisogno di capire di tutti i lettori.”
Un autore di culto. Un maestro acclamato dalla critica nel culmine della sua indagine sulla contemporaneità: il romanzo definitivo sul collasso finanziario e morale dell’Occidente, il libro che interpreta le angosce e il bisogno di capire di tutti i lettori. La zona grigia tra criminalità e finanza, con broker senza scrupoli, banchieri accondiscendenti, politici corrotti, malavitosi laureati: un grande romanzo che ci svela il nostro tempoWalter Siti, col suo stile mimetico e complice, sfrutta le risorse della letteratura per offrirci un ritratto ravvicinato di Tommaso: ex ragazzo obeso, matematico mancato e giocoliere della finanza; tutt’altro che privo di buoni sentimenti, forte di un edipo irrisolto e di inconfessabili frequentazioni. Intorno a lui si muove un mondo dove il denaro comanda e deforma; dove il possesso è l’unico criterio di valore, il corpo è moneta e la violenza un vantaggio commerciale.
Storia segreta del capitalismo italiano
di Romiti Cesare – Madron Paolo
“Senta Romiti, lei mi deve dire una cosa: ma tra questi due (Belrusconi e Montezemolo) chi è il più bugiardo? Perché che siano bugiardi si sa, ma lei che li conosce meglio di me forse può aiutarmi a risolvere il dubbio”
Da Gianni Agnelli a De Benedetti, dal terrorismo a Mani Pulite, dalla prima Repubblica a Berlusconi, molti episodi e personalità importanti della recente storia italiana sono strettamente intrecciati con la sua biografia. In questo libro, Romiti rilascia a Paolo Madron una confessione lucida e a tratti impietosa… “A casa di Caterina Caselli eravamo io, Craxi, Berlusconi e Montezemolo. Craxi era già potente e mi ricordo che Berlusconi, allora completamente fuori dalla politica, aveva appena ultimato Milano 2 e iniziava ad avere qualche timido interesse per la televisione. Il segretario socialista, che aveva voglia di scherzare, a un certo punto rivolgendosi a me, ma indicando il Cavaliere e Montezemolo, disse: ‘Senta Romiti, lei mi deve dire una cosa: ma tra questi due chi è il più bugiardo? Perché che siano bugiardi si sa, ma lei che li conosce meglio di me forse può aiutarmi a risolvere il dubbio’. Mi colse di sorpresa, poi me la cavai con una battuta: ‘Concordo con lei che sono due grandi bugiardi, ma se proviamo a tirare una moneta in aria, sono sicuro che cadendo rimarrebbe diritta’”.
Classifica libri più venduti quarta settimana di febbraio.
Superare la crisi si può!
Come uscire dalla crisi al tempo dello spread e dell’arbitrio? Con la ragione e il senso autentico della libertà. La grande saggistica questa settimana in cima alle classifiche.
L’ex ministro dell’economia Giulio Tremonti pubblica per i tipi di Rizzoli, Uscita di sicurezza, vademecum per uscire da questo mostruoso videogame della crisi in cui siamo entrati senza capirlo e senza volerlo. Mettere l’ordine al posto del caos; separare l’attività produttiva dall’attività speculativa; chiudere la bisca della finanza, in modo che siano i giocatori e non noi a pagare per le perdite sulle puntate; ristabilire il primato delle regole; pensare a investimenti pubblici in beni di interesse collettivo. Solo così, mettendo la ragione al posto degli spread, l’uomo al posto del lupo, il pane al posto delle pietre, si può trovare insieme l’uscita di sicurezza.
L’indagine di Corrado Augias su una pericolosa debolezza del nostro carattere (Il disagio della libertà. Perché agli italiani piace avere un padrone, Rizzoli) è anche un appello a ritrovare il senso alto della libertà, intesa come il rispetto e la cura dei diritti di tutti. In novant’anni di storia, dal 1922 al 2011, abbiamo avuto il Ventennio fascista e il quasi ventennio berlusconiano, scegliendo di farci governare da uomini con una evidente, e dichiarata, vocazione autoritaria. Perché? Una risposta possibile è che siamo un popolo incline all’arbitrio, ma nemico della libertà. Vantiamo record di evasione fiscale, abusi edilizi, scempi ambientali, ma anche di compravendita di voti, qualunquismo: in poche parole una tendenza ad abdicare alle libertà civili su cui molti si sono interrogati. Da Dante con la sua invettiva «Ahi serva Italia, di dolore ostello!» e Guicciardini con la denuncia del nostro amore per il “particolare” fino a Gramsci che lamentava un individualismo pronto a confluire nelle «cricche, le camorre, le mafie, sia popolari sia legate alle classi alte». Pesa su questo atteggiamento la particolarità di una storia difficile e divisa. La lealtà e l’orgoglio nazionale infatti non si improvvisano, non si istituiscono per decreto. Ma se c’è un momento in cui avremmo bisogno di una svolta, di un empito d’orgoglio nazionale, è proprio l’attuale.
Carmela Bafumi