Archivi per la categoria ‘Gialli’
Classifica libri novità: nuove storie di gialli e thriller
Tra le novità nel raparto libri gialli ci sono romanzi decisamente interessanti per i lettori del genere e appassionati di indagini, fitti misteri e intricante indagini.
Segnaliamo subito “Panza e prisenza” di Giuseppina Torregrossa ambientato a Palermo in cui 3 poliziotti, personaggi molto diversi tra loro per carattere e curiosi disturbi, sono alle prese con un’indagine scottante che riguarda un pericoloso boss della malavita del luogo.
Lo sfondo è quello di una Sicilia dolce amara in cui la giustizia fatica a fare il suo corso e applicare le leggi è molto più complesso, a causa di un tessuto sociale intriso dai quei mali che nel tempo sono diventati un vero e proprio “cancro” per il cambiamento.
L’autrice, però, è abile nell’intreccio narrativo a proporre un’ideale di onestà che lungi dall’essere meramente utopistico, attraverso il lavoro certosino e tenace dei 3 poliziotti, emergerà nonostante le difficoltà.
La storia è anche quella di un amore e di una passione che vede i due poliziotti innamorati della stessa collega e valente collaboratrice per le indangini a cui lavorano insieme.
Un romanzo, insomme, che trabocca di passionalità e parte dallo schema del romanzo giallo per raccontarci la realtà della bella Sicilia.
Firenze è lo sfondo di una serie di vendette, cospirazioni e misteri che conduranno il commissario Ferrara sulle tracce di un pericolosissimo serail killer. Il ritmo serrato e la narrazione intrecciata agli incubi notturni del commissario, caricano la storia di una buona dose di suspence e intuizioni nel romanzo “I sogni cattivi di Firenze” di Michele Giuttari.
Tutto inizia con il ritrovamento di due corpi, quello del senatore Enrico Costanza e del suo maggiordomo. L’omicidio sembra differire nelle modalità dall’operato del serial killer che aveva terrorizzato la città fino a pochi anni prima.
La mano ora è un’altra, le modalità sembrano diverse, ma il sangue riprende a scorrere sull’Arno mentre, dagli inferi della città, la misteriosa loggia massonica della Rosa Nera continua a tessere la propria terribile ragnatela. Le ricerche si complicano, abbandonando la polizia in un labirinto di ipotesi senza uscita. Non solo perché chi muove i fili da dietro le quinte non ha intenzione di fermarsi. Ma soprattutto perché Ferrara, seguendo le tracce di Angelica, una donna misteriosa che ha troppo da nascondere, si è ritrovato faccia a faccia con una realtà al di là della sua immaginazione.
“Piazza San Sepolcro” di Gianni Simone, è invece ambientato a Milano. Anche qui un serial killer semina il terrore nel buio delle strade di periferia della città. Aggredisce, violenta e poi uccide donne sole. Sulla tracce di questo temibile assassino la polizia decide di mettere l’ispettore Lucchesi, della sezione furti e rapine. Sembra una scelta alquanto bizzarra e poco azzeccata per la natura del caso che bisogna seguire. Lucchesi, però, è proprio l’uomo giusto.
Arrabbiato col mondo, ma soprattutto col colore della sua pelle nera ereditata dalla madre eritrea, solitario, troppo affezionato al fumo e all’alcol, scontroso, è un uomo che, pur con le sue debolezze, non sa scendere a compromessi e per difendere il suo ideale di giustizia non guarda in faccia nessuno. Nemmeno se deve giocarsi la carriera o, peggio, la vita…
Simenon e le centinaia di romanzi tra Maigret e la ricerca d’espiazione
109 anni fa, in rue Léopold a Liegi, nasceva Georges Simenon. La data di nascita del creatore del commissario Maigret è da sempre un piccolo mistero: nato il venerdì 13 febbraio 1903, la madre superstiziosa lo registrò all’anagrafe locale come nato il 12 febbraio. Georges Joseph Christian Simenon, scrittore belga di lingua francese, autore di innumerevoli romanzi molti dei quali con protagonista il celeberrimo commissario della polizia francese Jules Maigret è uno dei più prolifici scrittori del XX secolo, capace di scrivere fino a ottanta pagine al giorno. Guardando i numeri della sua produzione letteraria ci si può rendere conto dell’enorme mole di scritti prodotti da questa instancabile e geniale penna: circa 450 tra romanzi e racconti brevi, 107 inchieste di Maigret, 117 romanzi psicologici, quasi 3000 tra articoli e reportage e molto altro ancora per l’incredibile cifra stimata di oltre 700 milioni di libri venduti, senza contare i quasi 200 film tratti o ispirati da sue opere se non sceneggiati dallo stesso.
Anche se la sua profica produzione letteraria tocca molti e diversi generi e sottogeneri letterari come il romanzo popolare, il romanzo d’appendice, financhè il noir e il romanzo psicologico, Simenon è noto oggi soprattutto per il commissario Maigret, protagonista di 107 tra racconti e romanzi polizieschi che hanno contribuito in maniera determinante alla fama e al successo dello scrittore. Simenon cominciò a muovere i primi passi da scrittore a sedici anni non ancora compiuti come giornalista a Liegi. Con l’arrivo degl’anni venti, si sposta a Parigi, centro dell’avanguardia europea del momento, dove diviene un prolifico autore di narrativa popolare. Negli anni trenta viene travolto dalla fama grazie al personaggio del commissario Maigret, i cui racconti e romanzi furono i primi a essere pubblicati con il suo vero nome; infatti Simenon fino ad allora aveva sempre usato decine di pseudonimi tra i quali il più ricorrente era Georges Sim. Da quel momento in poi la carriera di Simenon ebbe un accellerazione improvvisa e fino agli anni settanta, produsse un grandissimo numero di romanzi (gialli e non) che oggi ne fanno uno degli autori più tradotti e più letti del XX secolo. Il successo commerciale però non andò sempre di paripasso con il parere della critica letteraria, sempre stata indecisa riguardo una sua possibile classificazione, tanto che, anche se la produzione poliziesca sia solo una minor parte della sua produzione letterariaì, egli è ricordato per lo più come un prolifico autore di romanzi gialli.
Simenon è comunque oggi ricordato anche per il suo stile scrittorio scarno e asciutto, privo di qualsiasi finezza letteraria e caratterizzato dalla densità delle atmosfere disegnate. Un lavoro il suo che arriva dal “popolo nudo”, dall’uomo che traspare oltre le maschere sociali. Inoltre le sue opere di finzione sono spesso in realtà conduttrici autobiografiche di una vita privata instabile fatta di molte passioni e relazioni fugaci oltre ai due matrimoni, senza contare l’impellente bisogno di vagare tradotto in un cambio, nel corso della sua vita, di circa trentatré residenze tra Belgio, Francia, Canada, Stati Uniti e Svizzera.
Tra le molte opere segnaliamo “La fuga del signor Monde“: la storia di Norbert Monde che decide un giorno di scomparire, anzi “Probabilmente lo aveva sognato spesso, o ci aveva pensato così tanto che adesso aveva l’impressione di compiere gesti già compiuti” ma perché è accaduto proprio quel giorno? E se un giorno volesse tornare sui suoi passi?
Tra i molti romanzi con protagonista Maigret, “Maigret e il fantasma“: l’ispettore Lognon, soprannominato dai colleghi il Lagnoso e lo “Jellato” da Maigret, un collega che non è mai riuscito a ottenere neanche la più piccola promozione, è sempre raffreddato tutto l’anno e ha una moglie ipocondriaca e vessatoria; viene colpito da due colpi di pistola difronte a un palazzo di avenue Junot. Perchè proprio lui? E cosa andava a fare da un po’ di tempo in quel palazzo ogni sera?
Ultimo ma assolutamente non ultimo “Senza via di scampo“, ritenuto unanimente uno dei libri più belli dell’autore. Vladimir è un vero e proprio tuttofare, in ogni senso immaginabile e possibile. Si ubriaca con Jeanne “la vecchia” padrona della casa dove è ospite, va a letto con lei, ma si occupa anche della manutenzione della barca e della grande villa in piena Costa Azzurra. E’ un uomo amareggiato, avido, opportunista, falso e spregiudicato. Jeanne, la “vecchia”, la padrona di casa è un’alcolista becera che sfrutta continuamente il suo potere economico e tratta ospiti e servitù della casa con pari disprezzo oltre ad ignorare quasi completamente la figlia Hélène che pur di starle lontana vive in una barca ormeggiata poco distante dalla casa. Un storia incentrata sull’espiazione, il bisogno incontenibile, l’esigenza pressante e irrinunciabile che spingerà a gesti clamorosi Vladimir, gesti che saranno la sua rovina.
I Gialli giudiziari dell’oggi 57enne John Grisham
Compie oggi 57 anni il mito del giallo giudiziario: John Grisham. Nato a Jonesboro nell’Arkansas, l’8 febbraio del 1955, Grisham consigliato dalla madre, diventa un avido lettore e mentre ingurgita libri velocemente viene influenzato particolarmente dal lavoro di John Steinbeck di cui ammira la chiarezza.
Durante gli studi universitari presso la Mississippi State University, Grisham cominciò a scrivere un diario, pratica che porterà con se fino ad oggi e che, a suo stesso dire, lo ha aiutato più volte nelle sue attività creative. Conseguita la laurea in legge nel 1981, si sposta a Southaven vicino a Memphis nello stato del Mississippi, dove esercita la professione di avvocato nella piccola città per quasi un decennio.
Nel 1983 viene eletto per il Partito Democratico alla Camera dei Rappresentanti del Mississippi, dove lavorerà fino al 1990 pur continuando la professione forense. Nel tempo libero, Grisham iniziò a lavorare al suo primo romanzo, nel quale ipotizzava cosa sarebbe accaduto se il padre di una bambina vittima di violenza avesse assassinato i suoi aggressori. Nel 1987, dopo tre durissimi anni di lavoro, l’opera d’esordio era pronta a sconvolgere il mercato letterario, “Il momento di uccidere“. Il romanzo è inizialmente rifiutato da molti editori, la Wynwood Press invece accettò la scommessa e lo pubblicò nel giugno 1988 con una tiratura di sole 5.000 copie, oggi Grisham invece è un produttore di Bestseller conosciuto in tutto il mondo e quel primo romanzo vanta oggi anche la nuovissima trasposizione in Blu-Ray.
La rivista statunitense Publishers Weekly dice di Grisham: “Lo scrittore maggiormente venduto degli anni novanta”, con un totale di 60.742.289 copie.
Da segnalare tra i suoi successi:
- “Io confesso“ l’intrigante corsa contro il tempo per salvare Donté Drumm, un giovane di colore condannato a morte in Texas per l’omicidio di una ragazza bianca.
- “Il professionista“ un opera del 2007 che ha dimostrato l’estrema versatilità dell’autore. Lontano dai soliti temi legali e dai tribunali questo romanzo è una storia personale di un giovane ragazzo promessa del football americano.
- E l’ultimo successo planetario dello scrittore “I contendenti“, le avventure di due giovani avvocati, Wally Figg ed Oscar Finley, titolari di uno studio legale poco noto e quasi in bancarotta alle prese con il caso che potrebbe salvare il piccolo studio: un’importante azienda farmaceutica legata a storie di corruzione.
Paul Auster: mille viaggi, mille lavori e tre New York…
Nato da genitori benestanti ebrei di origini polacche, Paul Auster compie oggi 65 anni. Nato Newark e cresciuto nei sobborghi di Orange e Maplewood, comincia già da adolescente a scrivere le prime poesie. L’ultimo anno di liceo sarà molto duro per lui e la famiglia che si smembra. Non parteciperà alla consegna dei diplomi e per due anni e mezzo si trasferirà in continuazione tra Parigi, l’Italia, la Spagna ed l’Irlanda, per “ragioni che c’entravano unicamente con James Joyce”.
Nel 1966 inizia a frequentare Lydia Davis che sposerà alcuni anni dopo e da cui avrà un figlio. Si laurea nel 1969 alla Columbia University e parte a bordo di una petroliera, arricchendosi di storie per un anno. Tra il 1971 e il 1974 vive in Francia. Al ritorno in patria pubblica il volume di versi “Unearth” (1974) e “Wall Writing” (1976).
La carriera di scrittore di romanzi inizia solo nel 1979 con “L’invenzione della solitudine” un romanzo autobiografico estremamente intimo che Auster decide di scrivere dopo la morte del padre e incentrato sul difficile rapporto da sempre vissuto con lui. La consacrazione a livello internazionale arriva solo nel 1985 con la “Trilogia di New York“, composta da “Città di vetro”, “Fantasmi” e “La Stanza Chiusa”.
La “Trilogia di New York” è composta da tre romanzi ambientati in una città allucinata, in cui ti confini risultano sempre sfucati e poco chiari. I protagonisti delle storie che compongono la trilogia conducono ognuno un’inchiesta misteriosa e imprevedibile. Tre polizieschi/gialli in cui lo scrittore disegna una sua New York mistica e surreale, in cui tutto può accadere e in cui tutti noi potremmo perderci.
Grazie a questi tre libri Paul Auster diviene uno scrittore di culto e dalle poliedriche attività: scrive per il cinema come nel caso delle sceneggiature di “Smoke“ e “Blue in the face“ e diviene regista con la prima pellicola “Lulu on the Bridge” tratta dall’omonimo suo libro.
Interessante è la doppia uscita pensata da Einaudi che pubblica in due volumi i migliori romanzi di Auster, un edizione particolarmente pregiata contenente anche romanzi ormai introvabili dell’autore: “Romanzi. Trilogia di New York. Nel paese delle ultime cose. Moon Palace“ e “Romanzi (2)“
Augias tra romanzi, gialli, religione e giornali
Corrado Augias nato a Roma il 26 gennaio 1935 é senza dubbio uno degli uomini di cultura di spicco in Italia, scrittore e giornalista eccelso, iscritto all’Ordine dei giornalisti fin dal 1969, collabora con il quotidiano nazionale La Repubblica, rispondendo alle lettere inviate dai lettori. Uomo di mondo, Augias ha curato per diversi anni le corrispondenze da Parigi e New York per la testata di Eugenio Scalfari, oltre che per i settimanali L’espresso e Panorama.
Augias è un romanziere e un saggista stimatissimo, l’ultima fatica dell’autore “I segreti del Vaticano. Storie, luoghi, personaggi di un potere millenario“ è brevemente diventato un bestseller ristampato in continuazione per seguire l’incessante richiesta. Ma il giornalista romano è anche un noto giallista molto apprezzato, autore della trilogia di spy stories bestseller ambientata nel primo 900 italiano col protagonista Giovanni Sperelli commissario di pubblica sicurezza alle prese con rischi mortali (fratello del famoso Andrea Sperelli, protagonista de “Il Piacere” di D’Annunzio) divisa nei libri “Quel treno da Vienna“, “Il fazzoletto azzurro“, “L’ultima primavera“.
Altro tema caro allo scrittore, che oggi spegne 77 candeline, è sicuramente la religione. “Come si costruisce una religione?” è la domanda che si pone nell’ormai famosissimo libro “Inchiesta sul Cristianesimo” nel quale dialoga ampiamente con il prof. Remo Cacitti, sullo sviluppo del Cristianesimo nella storia.
Augurandoci di leggere presto nuovi scritti del dottor Augias nel frattempo gli auguriamo buon compleanno!