Archivi per la categoria ‘Thriller’
Attualità e thriller nel nuovo Camilleri!
Quando Camilleri si presenta nelle librerie anche senza il suo Montalbano è comunque spesso (per non dire sempre) un successo, quindi non stupirà vedere, nelle prossime settimane, il suo nuovo romanzo firmato Mondadori al primo posto della classifica.
La sua verve e la sua scrittura sono una garanzia. L’Intermittenza, questo il titolo dato al nuovo romanzo dell’autore siciliano, esce oggi in tutte le librerie e la prima ristampa è prevista già per la settimana stessa.
Camilleri si intrufola nelle ardimentose trame che legano classe politica e mondo industriale (quale argomento fu più attuale?!) e lo fa con una scrittura tesa, incalzante che dona ritmo ad un racconto come sempre straordinario.
Astuzia, simulazione e alleanze strategiche sono da sempre le armi più affilate di Mauro De Blasi, direttore generale di una delle più importanti aziende italiane. Da qualche tempo però la sua lucidità è messa a rischio da improvvisi black-out, angoscianti “intermittenze” che lo scollegano per qualche istante dal mondo esterno. Un problema, in un momento in cui la stabilità dell’azienda è messa in pericolo dalla crisi economica e gli operai occupano uno stabilimento minacciando l’immagine pubblica della proprietà; un grosso rischio nell’universo di relazioni spietate che Mauro ha costruito intorno a sé. Tanto la moglie Marisa – una creatura votata alla sensualità e al soddisfacimento immediato dei propri bisogni – che i due vicedirettori – Guido Marsili, un abile ed efficiente gentleman con il pallino della poesia, e Beppo Manuelli, l’arrogante figlio del presidente – sono nemici da tenere a bada, ciascuno coinvolto in oscure trame che potrebbero danneggiare Mauro…
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Un nuovo avvincente caso per il commissario Van In
Presentato il 15 luglio a Roma, ecco il nuovo romanzo di Pieter Aspe, autore fiammingo entrato con successo nel panorama editoriale con i bestseller “Il quadrato della vendetta” e “Caos a Bruges”, titoli venduti in migliaia di copie a soli pochissimi mesi dall’ uscita. “Le maschere della notte” è il terzo romanzo del vincitore del Premio Hercule Poirot, (miglior scrittore fiammingo di gialli), che ha come protagonista il commissario Van In e la bellissima Bruges come scenario narrativo. Un ennesimo successo e la conferma della valenza di un autore che dice di amare il nostro Camilleri e che, con i suoi appassionanti gialli, ha contribuito a promuovere la medievale Bruges, perla del nord europa, nominata nel 2000 Patrimonio UNESCO dell’ umanità.
Ed è nella periferia della bella cittadina che la storia ha inizio. Siamo in un villino di campagna. Durante i lavori di ristrutturazione, la piccola figlia dei proprietari trova nel giardino antistante lo scheletro di un essere umano. Le indagini del caso vengono affidate al commissario Van In, affiancato dalla collega, nonchè compagna in dolce attesa, Hannelore. Dalle analisi sullo scheletro ritrovato si evince che la vittima si era sottoposta ad un intervento di chirurgia estetica e di ricostruzione dentale, mentre le indagini condotte rivelano che il villino dove è stato rinvenuto lo scheletro un tempo era un bordello di lusso, il “Love”, frequentato dagli uomini più facoltosi della città.
E’ grazie all’ intraprendenza di una giovane agente, Carine Neels, che le indagini arrivano ad una svolta, tra nuovi sviluppi e colpi di scena mozzafiato.
Un giallo avvincente e affascinante, popolato da personaggi veri e credibili..dall’ ormai affezionato Van In, passando per il suo braccio destro Versavel, fino ai personaggi femminili di Hannelore e Carine. Uno spaccato della cittadina belga che bene potrebbe adattarsi a qualsiasi realtà odierna, con temi sempre attuali e alla ribalta della cronaca come prostituzione, pedofilia e corruzione politica.
Una scrittura frizzante e dinamica, un romanzo che sicuramente farà parlare di sè.
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L’ assassino qualcosa lascia..un thriller tutto italiano
Un ottimo romanzo di esordio per Rosa Mogliasso, giunta tra i finalisti del premio Bancarella 2010 col suo avvincente thriller che ha il sapore di opera teatrale. Laureata in storia e critica del cinema, in questo giallo italiano l’ autrice usa un linguaggio non convenzionale, talvolta colorito, unendo con maestria toni ironici e scene decisamente noir. Uno stile atipico, fresco. Un romanzo vivo quindi, reale, irriverente. E velatamente pungente nei confronti di una società tanto legata alla moralità e alla facciata pubblica, ma spesso intimamente votata alla perdizione. Una lettura decisamente piacevole e appassionante.
La narrazione è ambientata nella “Torino bene” tra locali alla moda e party notturni..qui troviamo ricchi snob dalla vita segretamente torbida che si nascondono dietro a una facciata di finto perbenismo e figli annoiati che occupano il loro tempo tra feste esclusive, alcol e droga. Ed ecco Alma Peressi, una donna ostentatamente ricca, amante della vita agiata, degli abiti firmati, della chirurgia estetica e dei gioielli costosi. E suo marito, conosciuto e stimato avvocato della città. E un omicidio..quello della figlia Verena, tossicodipendente. Le indagini del caso sono affidate all’ ispettrice Barbara Gillo, una donna single, intelligente e ironica che vive una vita unicamente dedicata al lavoro. Ad affiancarla il collega siciliano Zuccalà, appena trasferitosi a Torino dalla Sicilia. Il primo indagato è Salvatore Cascio, fidanzato della vittima e titolare di uno dei locali notturni più frequentati e alla moda di Torino. Presto le indagini si spostano anche tra le mura della famiglia Peressi. E sarà proprio lì che l’ ispettrice Gillo e i suoi collaboratori scopriranno una vita parallela dei Peressi, non esattamente così luccicante e rigorosa come quella ufficialmente presentata. L’ impeccabile avvocato che nutre una non propriamente etica passione per giovani stranieri recurtati per la città, la moglie che trova consolazione dal tradimento in una squallida tresca con il maggiordomo cingalese. Saranno queste e altre scottanti verità a condurre l’ ispettrice alla risoluzione del caso.
Perchè “l’ assassino qualcosa lascia”..sempre.
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I falsificatori..misteriosi manipolatori della realtà
Quello che viene definito come “il romanzo più entusiasmante e profondo di quest’ anno” ha già venduto in Francia oltre 100.000 copie e ha portato il suo autore, Antoine Bello, a vincere nel 2009 il prestigioso Prix du livre France culture télérama. Non sarà certo minore il successo nel panorama editoriale italiano.
Il libro racconta del CFR, consorzio per la falsificazione della realtà, che, da anni e senza che nessuno sospetti nulla, manipola la realtà per scopi ignoti persino ai suoi stessi membri. La storia che ci è stata raccontata è frutto di una sapiente e minacciosa invenzione, molti avvenimenti di cui abbiamo letto e che abbiamo vissuto, in realtà non sono mai accaduti. Non c’ è stato un Cristoforo Colombo, non una cagnetta Laika nello spazio..nemmeno il terribile attacco alle torri gemelle sarebbe mai accaduto. Un mondo costruito come fosse lo scenario di un teatro e noi, inconsapevoli attori, a recitare un copione in continua evoluzione. Noi, così impotenti, e manipolizzati da un misterioso demiurgo che plasma la realtà secondo idee e progetti di cui non sappiamo nulla. Sarà un giovane collaboratore del CFR che cercherà in tutti i modi di indagare, di conoscere..per capire realmente per chi stia lavorando..e perchè accada tutto questo.
Un libro scorrevole e dinamico, dove suspence e immaginazione si fondono alla perfezione. L’ autore, esso stesso un reinventore della storia e della realtà..narratore di una teoria tanto folle quanto spaventosa. Il romanzo non è così semplice narrazione, ma diventa anche spunto di riflessione per noi uomini, impotenti, disarmati, timorosi di quello che non ci è dato sapere..ma che qualcuno conosce..cosa succede nel mondo? cosa si nasconde dietro ai più grandi misteri della storia e della cronaca attuale? chi sa cosa? e noi chi siamo? e se l’ idea non fosse poi così folle?….
Le regole di Mosca..un nuovo caso per Gabriel Allon
Protagonista di questo superlativo thriller è Gabriel Allon, restauratore d’ arte e agente dei servizi segreti israeliani. In Italia per il viaggio di nozze, Allon viene richiamato con urgenza e condotto in Russia per incontrare un editore in possesso di importanti informazioni per la sicurezza dell’ occidente. Giunto all’ appuntamento, Avallon non riesce tuttavia ad ascoltare le rivelazioni del suo informatore che, avvelenato, muore tra le sue braccia impotenti. Ecco allora che da Tel Aviv arriva l’ imposizione di un trasferimento nella capitale russa al fine di monitorare la situazione e capire cosa si sta tramando..e soprattutto chi sta tramando. Con scenario la bella Mosca, ecco svilupparsi l’ avvincente trama..Gabriel scoprirà presto un piano tanto ardito quanto minaccioso: un ambizioso gruppo di stalinisti sta cercando infatti di ricostruire l’ impero di un tempo per restituire gli antichi fasti e opporsi al nemico di sempre, gli Stati Uniti. Tra essi anche un ex colonnello del KGB, magnate finanziario e trafficante d’ armi. Sarà quest’ ultimo a prendere contatti con Al Qaeda per fornire un potente ordigno bellico in grado di consentire terribili e distruttivi attentati. Tutto è ora nelle mani di Gabriel..da lui dipende la sicurezza di intere popolazioni.
Thriller mozzafiato di una vincente serie che vede protagonista il restauratore e agente segreto Gabriel Allon, “Le regole di Mosca” colpisce e coinvolge anche per l’ attualità dei riferimenti storici e dei temi trattati: le nuove minacce provenienti dall’ est europeo e la costante, minacciosa presenza di Al Qaeda nella cronaca di tutti i giorni. Presenza avvertita e temuta continuamente da un Occidente impaurito dopo quel maledetto 11 settembre. Colpiscono la precisa ambientazione, la trama ricca di suspence e la forte caratterizzazione del personaggio, al quale ci si è già affezionati dai volumi precedenti.
Una nuova, ulteriore conferma per quello che viene definito uno dei più grandi giallisti del nostro tempo.
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