Archivi per la categoria ‘Thriller’
La vita facile di Richard Price: ombre e luci di una New York multietnica
Un omicidio di un bianco nel Lower East Side, avvenuto in piena notte, e due presunti, ma non identificati, colpevoli di colore.
Questo lo spunto da cui prende le mosse il racconto “La vita facile” per narrare sì un’indagine di polizia e la ricerca degli assassini, per descrivere nei minimi particolari le posizioni ed emozioni di familiari, agenti, sospettati o semplici testimoni, ma soprattutto per mettere in scena una New York ricca delle sue contraddizioni e difficoltà multietniche e multisociali.
Price (autore avvezzo nel narrare “la strada”, v. Clockers) è bravissimo nei dialoghi, dando voce a tanti personaggi, anche molto diversi tra loro (il primo interrogatorio è superbo), riuscendo così a scrivere un romanzo di genere che alla fine dei conti però propriamente non lo è, spingendosi oltre e risultando decisamente molto più completo, vario.
L’unico appunto che gli si potrebbe fare, è che magari qua e là asciugare un po’ la narrazione non sarebbe stato male, ma è poca cosa se comunque il ritmo è fluente e le immagini sono vivide come in questo libro.
A cura di Simone Ciclitira
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Recensione: Benjamin il thriller che ha appassionato il Sudamerica ora in Italia
Benjamin è l’esordio italiano di Federico Axat, pubblicato da Sperling & Kupfer. Dopo essere stato un bestseller in Sudamerica e Spagna, nel febbraio di quest’anno questo thriller emozionante ha raggiunto anche l’Italia, con ottime aspettative che sembrano già essersi in buona misura realizzate.
Ma Benjamin è anche il primo romanzo in assoluto per Axat, un giovane scrittore argentino (classe 1975) che ha appena iniziato la sua carriera.
Benjamin è il protagonista del romanzo, un bambino di nove anni che vive in una difficile situazione familiare e, seppur così giovane, programma già di lasciarsela alle spalle e fuggire via.
La goccia che fa traboccare il vaso è quando la madre, per l’ennesima volta, lo costringe ad andare a casa del vicino, del quale il bambino ha paura. A questo punto Ben decide in qualche modo di punire la madre e di nascondersi e trova il rifugio ideale nella soffitta abbandonata. Ora è la famiglia a vivere nel terrore e a dare inizio a una disperata ricerca.
Ma i giorni passano e di Ben non si ha traccia, finché la polizia lo dichiara ufficialmente scomparso e la famiglia accetta il fatto: il bambino è morto. Ma Ben è sempre stato lì, sopra le loro teste, a spiarli tra le fessure del pavimento. Ben può così assistere alle loro ricerche, e alla loro disperazione che troppo presto si trasforma in rassegnazione. Ascolta anche i loro discorsi, e così scopre molti segreti che riguardano soprattutto il passato della famiglia.
Nasce in lui il desiderio di vendetta, e la casa si riempie di tracce misteriose e inquietanti. La famiglia Green è perseguitata, cresce il panico e si accendono i sospetti.
Benjamin è un libro che per le atmosfere inquietanti potrebbe ricordare film come The Others o Il sesto senso, lo stesso autore in un’intervista ha dichiarato di leggere King da quando aveva quindici anni e ammette che il suo stile è stato molto influenzato dal maestro dell’horror. Benjamin è un thriller che si distingue per l’alta dose di suspance, i colpi di scena e il finale veramente sorprendente, che nessun lettore si aspetterebbe. Anche se un libro non si giudica dalla copertina, Benjamin è proprio quel tipo di libro per cui la prima impressione si rivela giusta. La mia è stata molto positiva, e non è stata disattesa.
A cura di Flora Marchesi
Alejandro Jodorowsky e il suo cinema surrealista
Tocopilla, 17 febbraio 1929, il regista, scrittore, drammaturgo e sceneggiatore cileno Alejandro Jodorowsky nasceva. Oggi naturalizzato francese, è figlio di immigrati ebreo-ucraini trasferitisi il Cile per scappare alle tensioni europee. Nel 1953 si sposta a Parigi, dove fonda assieme agl’amici Fernando Arrabal e Roland Topor il movimento di teatro Panico. Jodorowsky per lungo tempo sarà a Parigi allievo ed assistente personale di Marcel Marceau, celeberrimo attore teatrale e mimo francese, arrivando ad esserne il più stretto collaboratore. Scrisse inoltre sceneggiature e parti ritagliate sul talento di Marceau come: Il fabbricante di maschere, La Gabbia, Il divoratore di cuori, La sciabola del samurai e Bip venditore di ceramica.
Jodorowsky è noto in gran parte per i film da lui diretti, come “El Topo“, pellicola del 1971 che lo rivelò al pubblico internazionale, la storia di un abilissimo pistolero, soprannominato appunto El Topo, che per amore di una donna lascia il figlioletto Miguel in una missione e accetta di combattere in duello quattro maestri invincibili. Dopo averli battuti la donna lo tradisce sparandogli al petto. El Topo si risveglia in una grotta, dove è stato trascinato da una comunità di esseri deformi. Inizia per lui una nuova esistenza.
Altra pellicola molto importante senza dubbio sarò per Jodorowsky: “La montagna sacra“ del 1973. A Città del Messico un ladro dopo una serie di peripezie giunge in cima ad una torre dove si trova il laboratorio un misterioso alchimista che chiede al ladro se desidera essere trasformato in un essere immortale. L’uomo accetta e l’alchimista gli presenta coloro che gli saranno compagni nel lungo e faticoso viaggio iniziatico; si tratta di altri sette ladri, tra i più potenti della Terra. L’obiettivo da raggiungere sarà la Montagna Sacra: qui infatti risiedono i nove saggi, detentori del segretto dell’Immortalità, di cui loro dovranno prendere il posto.
Altro grande successo, questo del 1988, è “Santa sangre“ o Sangue santo, una storia di sofferenza e mancanza, simbolo e specchio di una realtà troppo spesso ingiusta verso le persone. Fenix è rinchiuso in un manicomio. La sua è stata un’esistenza travagliata da un’infanzia difficile. Da piccolo Fenix ha lavorato come mimo e mago in un circo a Città del Messico. Suo padre Orgo era un lanciatore di coltelli, alcolizzato, donnaiolo, volgare e violento. Sua madre Concha era una fanatica religiosa che venerava con irrefrenabile ossessione l’immagine santa di una giovane senza braccia. La figura rappresentava una ragazza brutalmente seviziata da due uomini che era riuscita a salvare la verginità ma non le proprie braccia, amputate dagli aggressori. L’unico rapporto affettuoso per Fenix è quello con Alma, una ragazza sordomuta. Ma un tragico evento sconvolgerà la sua vita e la sua mente allontanandolo dalla ragazza.
Nel 1991 ha girato Il ladro dell’arcobaleno con Peter O’Toole e Omar Sharif; nel 2005 ha interpretato Ludwig van Beethoven in Musikanten di Franco Battiato e successivamente, nel 2007 è tornato a recitare per l’artista catanese in Niente è come sembra.
Augias tra romanzi, gialli, religione e giornali
Corrado Augias nato a Roma il 26 gennaio 1935 é senza dubbio uno degli uomini di cultura di spicco in Italia, scrittore e giornalista eccelso, iscritto all’Ordine dei giornalisti fin dal 1969, collabora con il quotidiano nazionale La Repubblica, rispondendo alle lettere inviate dai lettori. Uomo di mondo, Augias ha curato per diversi anni le corrispondenze da Parigi e New York per la testata di Eugenio Scalfari, oltre che per i settimanali L’espresso e Panorama.
Augias è un romanziere e un saggista stimatissimo, l’ultima fatica dell’autore “I segreti del Vaticano. Storie, luoghi, personaggi di un potere millenario“ è brevemente diventato un bestseller ristampato in continuazione per seguire l’incessante richiesta. Ma il giornalista romano è anche un noto giallista molto apprezzato, autore della trilogia di spy stories bestseller ambientata nel primo 900 italiano col protagonista Giovanni Sperelli commissario di pubblica sicurezza alle prese con rischi mortali (fratello del famoso Andrea Sperelli, protagonista de “Il Piacere” di D’Annunzio) divisa nei libri “Quel treno da Vienna“, “Il fazzoletto azzurro“, “L’ultima primavera“.
Altro tema caro allo scrittore, che oggi spegne 77 candeline, è sicuramente la religione. “Come si costruisce una religione?” è la domanda che si pone nell’ormai famosissimo libro “Inchiesta sul Cristianesimo” nel quale dialoga ampiamente con il prof. Remo Cacitti, sullo sviluppo del Cristianesimo nella storia.
Augurandoci di leggere presto nuovi scritti del dottor Augias nel frattempo gli auguriamo buon compleanno!
NOVITÀ: gli attesissimi ROMANZI di Garlini e gli Heller
Moltissime le uscite editoriali a calendario per questo gennaio 2012. I libri e gli autori più attesi sono al momento sono sicuramente Alberto Garlini con il suo “La legge dell’odio” edito da Einaudi e “Il segreto del tredicesimo apostolo” di Richard e Rachael Heller, Newton & Compton editore.
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Lo scrittore parmense Alberto Garlini torna in libreria con “La legge dell’odio”, raccontando un punto di vista “scandaloso”, per la prima volta, un libro descrive il periodo degl’anni 70 della così detta “violenza nera” dalla prospettiva di un terrorista neofascista. Garlini dopo un lungo lavoro di ricerca e documentazione storica, stende pagine che portano il lettore ad immergersi nella realtà del momento in cui Stefano Guerra, durante gli scontri tra polizia e manifestanti di Valle Giulia nel 68, incontra il capo di Lotta Nazionale, Franco Revel. Stefano, in fuga dalle forze dell’ordine che hanno sfondato alla facoltà di legge finisce per caso in un’aula vuota ed in preda al panico uccide un giovane militante comunista. Revel lo porta via, affascinato da quell’atto di ferocia inaudita e da colui che sempre secondo Revel sembra “portare dentro la rivoluzione”. Così, Stefano diviene parte dell’organizzazione che lo plasmerà sino atrasformarlo nel carnefice perfetto, fino al culmine della strage. Le parole dell’autore ci porteranno poi a seguire l’interrogatorio di Revel nel 1985, incarcerato a Milano, con l’accusa di aver ucciso Stefano Guerra. Non un semplice interrogatorio di polizia, ma un racconto di un’Italia sconosciuta, attraversata dalle “trame nere” del periodo ’69-’72, al bivio tra la caduta dell’istituzione politica e la violenza che aspetta solo di esplodere.
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“Il segreto del tredicesimo apostolo” libro scritto a quattro mani da Richard e Rachael Heller esce in libreria con tutta la promessa di divenire rapidamente un bestseller. Un thriller che sintetizza 2000 anni di storia. Un antico diario ritrovato che contiene un messaggio cifrato scritto dall’ultimo diretto discepolo di Gesù. Una antica profezia che parla di Micah, l’ultimo discepolo, e di un enigma millenario di vitale importanza per l’umanità tutta, scritto 36 anni dopo la morte del figlio di Dio. Le parole dell’apostolo, ancora celate dal deserto del Sinai, nelle pagine di un diario, infatti, contengono segni che permetterebbero di svelare finalmente il misterioso messaggio capace ad ogni costo, anche quello di vite umane, pur di avere per sè le rivelazioni. Così, Gil Pearson, si troverà assunto con lo scopo di decifrare il ritrovato diario e dare un senso alle parole dell’apostolo Micah, collaborando con l’affascinante Sabbie Karaim, Gil sarà così coinvolto in una cospirazione in vita da millenni e ad affrontare un terribile segreto che metterà a rischio la sua stessa vita.